mercoledì 27 febbraio 2013

Rubrica: Teaser Tuesdays {5}


Buondì!

Dovrei essermi persa un paio di appuntamenti, vero?
Tutta colpa di Gaiman. Ultimamente ho veramente poco tempo da dedicare solo a me, talmente poco che ormai devo organizzarlo per fare tutto. Avevo deciso di dedicare una mezz'oretta al pc time, ma sfortunatamente per il blog ho iniziato a leggere ed il tempo è volato prima che mi rendessi conto di averlo ormai perso tutto. Ma probabilmente sto solo diventando un po' svampita come Richard dato che mi sono ricordata di non aver postato nulla solo alla mattina appena sveglia, per due volte consecutive *-*
Ma qual è questo libro che mi prende così tanto?


Teaser Tuesdays, è un meme creato da MizB di Should Be Reading. Le regole per partecipare sono molto semplici dato che basta prendere il libro che si sta leggendo, aprirlo ad una pagina a caso e trascrivere un breve brano tratto da quella pagina (ovviamente facendo attenzione a non spoilerare). Infine bisogna ricordarsi di lasciare titolo ed autore del libro.

Questa settimana il teaser è tratto daNessun Dove di Neil Gaiman


Dal fondo del vagone il Conte tuonò: <<Halvard, cosa ha detto la giovane ragazza?>> Richard si chiese se fosse sordo.
Halvard, l'anziano uomo d'armi, cambiò posizione, mise le mani a coppa intorno alla bocca e strillò, per superare lo sferragliare del treno: <<Chiedono udienza, Vostra Grazia.>>
Il Conte spostò da un lato il pesante cappello di pelo e si grattò la testa meditabondo. Stava diventando calvo. <<Davvero? Udienza? Che meraviglia. E chi sono, Halvard?>>
Halvard tornò a rivolgersi a loro. <<Vuole sapere chi siete. Fatela breve, comunque. Non dilungatevi.>>
<<Sono Lady Porta>> annunciò Porta. <<Lord Portico era mio padre.>>
Sentendo questo, il Conte si illuminò, si chinò in avanti e sbirciò attraverso il fumo con l'occhio buono. <<Ha detto di essere la figlia maggiore di Portico?>> chiese al buffone.
<<Sì, Vostra Grazia.>>
Il Conte fece cenno a Porta di avvicinarsi. <<Vieni qui>> disse. <<Vieni-vieni-vieni. Lasciati guardare.>> Avanzò lungo il corridoio ondeggiante, afferrando le grosse maniglie di corda che pendevano dal soffitto per mantenere l'equilibrio mentre camminava. Davanti allo scranno di legno del Conte s'inchinò. Lui si grattò la barba e si mise a fissarla.
«Siamo stati tutti sopraffatti dal dolore alla notizia della sfortunata...» cominciò il Conte, poi si interruppe e disse: «Tuo padre... be', tutta la tua famiglia, è stato...» La voce si affievolì, quindi continuò, «Sai che avevo per lui la massima stima e rispetto, abbiamo fatto qualche affare insieme...Buon vecchio Portico... pieno di idee...» Si fermò. Diede un colpetto sulla spalla del giullare e sussurrò, con un querulo boato, abbastanza potente da superare con facilità il rumore del treno, «Va' e facci divertire, Tooley. Guadagnati la pagnotta.»
Il buffone trotterellò lungo il corridoio con una smorfia artritica e una boccaccia reumatica. Si fermò di fronte a Richard. «E tu chi saresti?» chiese.
«Io?» fece Richard. «Hmm. Io? Il mio nome? Be', è Richard. Richard Mayhew.»
«Io?» squitti il Buffone, in un'anziana e alquanto teatrale imitazione dell'accento scozzese di Richard. «Io? Hmm. Io? Oh, zietto! Questo non è un uomo, ma un citrullo con il gonnellino!» I cortigiani ridacchiarono poco interessati.
«E io» disse de Carabas al giullare, con un sorriso accecante, «sono il Marchese de Carabas.» Il buffone strizzò gli occhi.
«De Carabas il ladro?» chiese. «De Carabas il dissotterratore di cadaveri? De Carabas il traditore?» Si rivolse ai cortigiani intorno a loro. «Ma questo non può essere de Carabas! Perché? Perché de Carabas è stato bandito dalla presenza del Conte molto tempo fa. Forse si tratta piuttosto
di una faina troppo cresciuta.» I cortigiani ridacchiarono, a disagio, questa volta, e iniziò a propagarsi il
sordo brusio di una conversazione preoccupata. Il Conte non disse nulla, ma strinse con forza le labbra e cominciò a tremare.


Il banner della rubrica è stato realizzato utilizzando un'immagine che ritrae un'opera dell'artista Isaac Salazar che per il suo progetto Book of Art ha deciso di ridare nuova vita ai libri ormai inutilizzati intagliando le loro pagine in modo da ricavare singole parole cariche di significato.


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