giovedì 28 febbraio 2013

Rubrica: Lista dei desideri {12}

'Sera! ^^


E sono giunta ormai al terzo appuntamento con la mia wishlist dedicata ai libri da cui hanno tratto dei film. Spero sia anche l'ultima perché se inserisco dei libri nella mia lista dei desideri vuol dire che contemporaneamente sto evitando di vedere il film per non rovinarmi il finale e sono consapevole del fatto che mi sto perdendo veramente tanto in questo periodo. Ma è una mia impressione o in questi due mesi sono sbocciati come se fosse primavera un sacco di film tratti dai libri?



Questa rubrica ha lo scopo di presentare i libri che vorrei leggere e/o possedere. Sarebbero un'infinità, secondo la mia wishlist su Bookmooch starei cercando oltre 1000 titoli, perciò ho deciso di menzionare solo due libri alla volta. Il primo libro che presenterò sarà una recente scoperta, mentre il secondo andrà a pescare indietro nel tempo.



Titolo: Educazione Siberiana
Autore: Nicolai Lilin

Editore: Einaudi (Collana: SuperCoralli)
Pagine: 343 Formato: Rilegato
Prezzo: 20.00€
Isbn: 9788806195526

Trama: Cosa significa nascere, crescere, diventare adulti in una terra di nessuno, in un posto che pare fuori dal mondo? Pochi forse hanno sentito nominare la Transnistria, regione dell'ex Urss autoproclamatasi indipendente nel 1990 ma non riconosciuta da nessuno Stato. In Transnistria, ai tempi di questa storia, la criminalità era talmente diffusa che un anno di servizio in polizia ne valeva cinque, proprio come in guerra. Nel quartiere Fiume Basso si viveva seguendo la tradizione siberiana e i ragazzi si facevano le ossa scontrandosi con gli "sbirri" o i minorenni delle altre bande. Lanciando molotov contro il distretto di polizia, magari: "Quando le vedevo attraversare il muro e sentivo le piccole esplosioni seguite dalle grida degli sbirri e dai primi segni di fumo nero che come fantastici draghi si alzavano in aria, mi veniva da piangere tanto ero felice". La scuola della strada voleva che presto dal coltello si passasse alla pistola. "Eravamo abituati a parlare di galera come altri ragazzini parlano del servizio militare o di cosa faranno da grandi". Ma l'apprendistato del male e del bene, per la comunità siberiana, è complesso, perché si tratta d'imparare a essere un ossimoro, cioè un "criminale onesto". Con uno stile intenso ed espressivo, anche in virtù di una buona ma non perfetta padronanza dell'italiano, a tratti spiazzante, con una sua dimensione etica, oppure decisamente comico, Nicolai Lilin racconta un mondo incredibile, tragico, dove la ferocia e l'altruismo convivono con naturalezza.

L'autore: Nicolai Lilin è nato nel 1980 a Bender, in Transnistria, vive in Italia dal 2003 e scrive in italiano. Presso Einaudi ha pubblicato i romanzi Educazione siberiana (2009), tradotto in ventitre Paesi, Caduta libera (2010 e 2011), Il respiro del buio (2011) e Storie sulla pelle (2012).
Da Educazione siberiana Gabriele Salvatores ha tratto un film, interpretato tra gli altri da John Malkovich e prodotto da Cattleya con Rai Cinema, in uscita nel 2013.

Estratto
Nicolai Lilin & Gabriele Salvatores su Radio Deejay (non sono riuscita a mettere direttamente il video T.T):
Storie di onesti criminali - Radio Deejay e Deejay Tv
I tatuaggi di John Malkovich - Radio Deejay e Deejay Tv





Titolo:
 La memoria del killer
Autore:  James Patterson
Trad.: A. Biavasco & V. Guani

Editore: Tea (Collana: TeaDue)
Pagine: 294 Formato: Brossura
Prezzo: 9.00€
Isbn: 9788850224685

Trama: Alex Cross si trova di fronte alla sfida più grande: indagare sull'omicidio di sua moglie Maria, morta in circostanze non ancora chiarite, ma misteriosamente simili a quelle con cui uno stupratore sta commettendo orribili crimini...
Alex Cross ha affrontato serial killer, psicopatici, criminali di altissimo livello. Sì è addentrato nelle pieghe più oscure della psiche umana per snidare il male. Eppure c'è una sfida che per Alex Cross rimane ancora in sospeso, da anni: l'omicidio della moglie Maria, morta tra le sue braccia in seguito a un colpo di pistola, forse diretto a lui, o forse no? Quando il detective John Sampson, suo amico da una vita, gli chiede aiuto per il caso di uno stupratore seriale, le cose si complicano. Perché quel caso sembra avere alcuni agganci con l'omicidio di Maria. E basta questa possibilità per far riaffiorare il dolore per quella tragedia e l'angoscia per il mistero che ancora la avvolge. C'è davvero un legame fra l'assassinio della moglie e il mostro? La risposta è nella memoria del killer e solo catturandolo vivo Cross potrà ottenerla. O, forse, la risposta è nella memoria stessa di Cross, e solo mettendola a tacere lui potrà trovare finalmente pace.

L'autore: James Patterson è “semplicemente l’autore di thriller più venduto nel mondo” (Panorama) e ha saputo conquistare ovunque un vastissimo pubblico, tanto da entrare nel Guinness dei primati. Presso Longanesi sono apparse le sue serie di maggior successo: i romanzi del detective Alex Cross e quelli delle Donne del Club Omicidi, oltre ad alcuni thriller fuori serie l’ultimo dei quali è Cartoline di morte, scritto a quattro mani con la regina del giallo svedese Liza Marklund.


Terzo film dedicato alla serie di Alex Cross, ma ce ne fosse almeno uno in cui i personaggi sono come me li sono immaginati leggendo i libri. Però lo vedrò comunque, solo per  Matthew Fox.

Notte ^^

mercoledì 27 febbraio 2013

Rubrica: Top Ten Tuesday {15}

Rieccomi :-P

Ebbene sì...Finalmente su The Broke and the Bookish hanno scelto un tema che non mi crea molti problemi e quindi torno alla carica!!!

Top Ten Tuesday è un meme creato dal blog The Broke and the Bookish che consiste nello stilare una lista di dieci elementi dato un tema specifico proposto di settimana in settimana. Tutti possono partecipare e la cosa più carina è che una volta scritto il proprio post è possibile inserirlo, grazie ad un widget, su The Broke and the Bookish.
Tema della settimana: I dieci autori di cui comprerei ad occhi chiusi un libro!

Penso che ad ogni autore assegnerò un numero, ma non fatevi ingannare perché non ho intenzione di stilare una classifica. Numero gli autori semplicemente per praticità altrimenti rischio di perdermi qualcuno per strada :-P

1) James Patterson. Ultimamente lo sto criticando parecchio, lo so, e quindi sembrerà strano che io lo inserisca in questa Top Ten, ma mi ha conquistata con i suoi momenti migliori ed ora non riesco più a farne a meno. E poi a due occhietti azzurri così come si fa a dire No, il libro non lo compro.?
2) Eoin Colfer. Mi ha attirata a se con la serie dedicata ad Artemis Fowl e mi ha rapita con I predatori blu. Ah...Colfer...Se avessi il portafoglio pieno avrei già preso ad occhi chiusi i restanti tre libri sul giovane ladro che ancora mi mancano ed Alf Moon detective privato *-* Ma ci sto lavorando ù.ù
3) Laurell K. Hamilton. E' più facile parlare di un acquisto basato solamente sul nome dell'autore quando questo è già avvenuto. Dopo aver letto Nodo di sangue comprai altri tre suoi libri senza pensarci su due volte.
4) Anne Rice. Il primo amore non si scorda mai ed anche se sono finiti i giorni di gloria del Vampiro Lestat sto già aspettando al varco la traduzione di The Wolf Gift.
5) Stefania Bertola. Ho sempre dato il massimo, o quasi, ai suoi libri perciò di certo non poteva mancare in questa lista. E' vero che all'appello mancherebbe ancora Romanzo Rosa, ma sto aspettando che esca in versione Tea e poi mi fiondo su di lui. Promesso.
6) Philippa Gregory. E' l'autrice sul quale ho investito di più comprando alla cieca, probabilmente a causa del 3x2 effettuato da Bol tempo fa. Però mi è piaciuto subito il suo modo di scrivere e non sto neanche parlando del suo libro più famoso, ma del seguito che presi dopo aver visto il film tratto da L'altra donna del re.
7) Stephen King. Ormai lo prendo a piccole dosi, ma non mi serve leggere la quarta di copertina per decidere se comprare un suo libro o meno. Lo compro e basta.
8) Agatha Christie. Non sono impazzita. So che ormai devo mettermi l'anima in pace e non aspettarmi più nulla da questa scrittrice dato che è passata a miglior vita ancor prima che io nascessi, ma possono sempre affiorare tesori nascosti. Un po' com'è accaduto con La strana morte dell'ammiraglio.
9) J.K. Rowling. Poteva mancare? Ormai la chiamo prezzemolina XD Con il tempo non ha avuto cadute di stile, anzi è andata sempre più migliorandosi perciò merita sicuramente l'acquisto sulla fiducia.
10) Ho pensato di dedicare questo numero a tutti gli autori che meritano di comparire in questa lista, ma che per mia mancanza ancora non conosco.

E' una lista molto prevedibile, ma anche se molti altri autori mi piacciono non tutti sono in grado di farmi fare la pazzia dell'acquisto compulsivo come loro.

Notte, notte ^^

Rubrica: Teaser Tuesdays {5}


Buondì!

Dovrei essermi persa un paio di appuntamenti, vero?
Tutta colpa di Gaiman. Ultimamente ho veramente poco tempo da dedicare solo a me, talmente poco che ormai devo organizzarlo per fare tutto. Avevo deciso di dedicare una mezz'oretta al pc time, ma sfortunatamente per il blog ho iniziato a leggere ed il tempo è volato prima che mi rendessi conto di averlo ormai perso tutto. Ma probabilmente sto solo diventando un po' svampita come Richard dato che mi sono ricordata di non aver postato nulla solo alla mattina appena sveglia, per due volte consecutive *-*
Ma qual è questo libro che mi prende così tanto?


Teaser Tuesdays, è un meme creato da MizB di Should Be Reading. Le regole per partecipare sono molto semplici dato che basta prendere il libro che si sta leggendo, aprirlo ad una pagina a caso e trascrivere un breve brano tratto da quella pagina (ovviamente facendo attenzione a non spoilerare). Infine bisogna ricordarsi di lasciare titolo ed autore del libro.

Questa settimana il teaser è tratto daNessun Dove di Neil Gaiman


Dal fondo del vagone il Conte tuonò: <<Halvard, cosa ha detto la giovane ragazza?>> Richard si chiese se fosse sordo.
Halvard, l'anziano uomo d'armi, cambiò posizione, mise le mani a coppa intorno alla bocca e strillò, per superare lo sferragliare del treno: <<Chiedono udienza, Vostra Grazia.>>
Il Conte spostò da un lato il pesante cappello di pelo e si grattò la testa meditabondo. Stava diventando calvo. <<Davvero? Udienza? Che meraviglia. E chi sono, Halvard?>>
Halvard tornò a rivolgersi a loro. <<Vuole sapere chi siete. Fatela breve, comunque. Non dilungatevi.>>
<<Sono Lady Porta>> annunciò Porta. <<Lord Portico era mio padre.>>
Sentendo questo, il Conte si illuminò, si chinò in avanti e sbirciò attraverso il fumo con l'occhio buono. <<Ha detto di essere la figlia maggiore di Portico?>> chiese al buffone.
<<Sì, Vostra Grazia.>>
Il Conte fece cenno a Porta di avvicinarsi. <<Vieni qui>> disse. <<Vieni-vieni-vieni. Lasciati guardare.>> Avanzò lungo il corridoio ondeggiante, afferrando le grosse maniglie di corda che pendevano dal soffitto per mantenere l'equilibrio mentre camminava. Davanti allo scranno di legno del Conte s'inchinò. Lui si grattò la barba e si mise a fissarla.
«Siamo stati tutti sopraffatti dal dolore alla notizia della sfortunata...» cominciò il Conte, poi si interruppe e disse: «Tuo padre... be', tutta la tua famiglia, è stato...» La voce si affievolì, quindi continuò, «Sai che avevo per lui la massima stima e rispetto, abbiamo fatto qualche affare insieme...Buon vecchio Portico... pieno di idee...» Si fermò. Diede un colpetto sulla spalla del giullare e sussurrò, con un querulo boato, abbastanza potente da superare con facilità il rumore del treno, «Va' e facci divertire, Tooley. Guadagnati la pagnotta.»
Il buffone trotterellò lungo il corridoio con una smorfia artritica e una boccaccia reumatica. Si fermò di fronte a Richard. «E tu chi saresti?» chiese.
«Io?» fece Richard. «Hmm. Io? Il mio nome? Be', è Richard. Richard Mayhew.»
«Io?» squitti il Buffone, in un'anziana e alquanto teatrale imitazione dell'accento scozzese di Richard. «Io? Hmm. Io? Oh, zietto! Questo non è un uomo, ma un citrullo con il gonnellino!» I cortigiani ridacchiarono poco interessati.
«E io» disse de Carabas al giullare, con un sorriso accecante, «sono il Marchese de Carabas.» Il buffone strizzò gli occhi.
«De Carabas il ladro?» chiese. «De Carabas il dissotterratore di cadaveri? De Carabas il traditore?» Si rivolse ai cortigiani intorno a loro. «Ma questo non può essere de Carabas! Perché? Perché de Carabas è stato bandito dalla presenza del Conte molto tempo fa. Forse si tratta piuttosto
di una faina troppo cresciuta.» I cortigiani ridacchiarono, a disagio, questa volta, e iniziò a propagarsi il
sordo brusio di una conversazione preoccupata. Il Conte non disse nulla, ma strinse con forza le labbra e cominciò a tremare.


Il banner della rubrica è stato realizzato utilizzando un'immagine che ritrae un'opera dell'artista Isaac Salazar che per il suo progetto Book of Art ha deciso di ridare nuova vita ai libri ormai inutilizzati intagliando le loro pagine in modo da ricavare singole parole cariche di significato.


venerdì 22 febbraio 2013

Un Giovedì in Giallo: Una piccola storia ignobile di Alessandro Perissinotto


Buondì! ^^

Non sono impazzita...Nonostante il mio senso del tempo sia pessimo so fin troppo bene che oggi è venerdì. Volevo postare questa recensione ieri, giustamente, ma dopo essermi rimessa in pari con i vari telefilm che seguo ed aver aggiornato Anobii nel quale non entravo da fine Gennaio il mio tempo si è volatilizzato ._. Ho iniziato a scrivere la recensione ieri sera, ma poi mi è calata la palpebra ed ho preferito migrare verso il letto prima di far danni. Sono già abbastanza illogica da sveglia, figuratevi da assonnata.

Un giovedì in giallo è una rubrica creata da Giulie del blog L'albero delle gocciole che consiste nel presentare le ultime novità del genere in questione, quindi polizieschi, thriller, etc...Nel mio piccolo ho però previsto una modifica, ovvero ho deciso di renderla un po' più generica trattando anche vecchi gialli che hanno fatto la storia del genere e, perché no,vorrei proporre anche delle recensioni quando mi è possibile.


Voto:  su 10
Titolo: Una piccola storia ignobile
Autore: Alessandro Perissinotto

Editore: Rizzoli (Collana: SuperPocket)
Pagine: 247 Formato: Brossura
Prezzo: 5,60€
Isbn: 9788846208972

Trama: C'è un silenzio che non ti aspetteresti a pochi chilometri da Milano. Lontano, sulla statale, passano i camion, ma il loro rumore qui non è niente, è solo una vibrazione sorda e profonda. Così, i colpi della mia pala risuonano molto più di quanto vorrei. A San Valentino il telefono di Anna Pavesi, psicologa disoccupata, squilla, ma per lei, separata da poco, nessun messaggio d'amore. Dall'altra parte del filo c'è Benedetta Vitali, manager rampante e figlia della Milano "bene". È tormentata dal senso di colpa nei confronti di una sorellastra, Patrizia, da sempre abbandonata al suo destino; ma è tardi per rimediare: Patrizia è morta travolta da un'auto pirata. Quello che Benedetta chiede ad Anna è di aiutarla a ricostruire l'immagine della sorellastra, di aiutarla ad avere almeno il ricordo di lei, dato che persino la salma è scomparsa. Anna, a corto di soldi, accetta questo strano incarico, accetta di far luce sugli ultimi mesi di vita di Patrizia. In un'indagine insolita e spinosa Anna svela poco a poco ciò che si nasconde dietro una serie di pacifiche e ordinarie esistenze, fino a scoprire dove si annida la banalità del male, a comprendere che dietro alla maggior parte degli omicidi non c'è l'estetica perversa del serial killer, ma la brutale normalità di una piccola storia ignobile.

L'autore: Alessandro Perissinotto (Torino, 1964) insegna Teorie e tecniche della scrittura (e potrei dire anche bene ù.ù) all’Università di Torino. Per Rizzoli ha pubblicato Al mio giudice (Superpremio Grinzane Cavour 2005) e la trilogia che vede protagonista la detective Anna Pavesi. I suoi romanzi sono tradotti in molti Paesi europei e in Giappone.

Recensione: Devo fare un mea culpa ed ammettere che purtroppo leggo pochi romanzi italiani a causa di non so quale pregiudizio ormai radicato in me. Purtroppo poi rischio di perdermi libri come questo, e che a volte sono diecimila volte meglio di qualsiasi americanata, il cui unico limite sono i refusi di stampa. Una piccola storia ignobile è un noir scorrevole e carico di suspense, grazie anche all'espediente utilizzato da Perissinotto di alternare fatti passati con dei piccoli flash sul presente finché i due tempi non si fondono per diventare un tutt'uno, tanto che non ci si vorrebbe mai staccare dal libro.
Le descrizioni accurate, ma senza fronzoli, fanno da sfondo ad una storia avvolta nella nebbia milanese e nella quale nulla è ciò che sembra.
L'intera vicenda è raccontata in prima persona dalla protagonista che, mentre si ritrova a scavare in un boschetto per provare la propria teoria, ripercorre i propri passi per capire come una psicologa squattrinata si sia ritrovata a fare i conti con un compito che non le appartiene.
In Anna ho trovato una protagonista ben caratterizzata anche se non sempre credibile. L'introduzione di un'investigatrice al di fuori del panorama poliziesco riporta un po' indietro nel tempo, a quando nei gialli ci si trovava a fare i conti con una polizia incapace di compiere il proprio dovere e bisognosa di aiuto esterno per risolvere un caso in fin dei conti molto semplice. La complessità che invece sta dietro la morte di Patrizia arriva man mano che Anna scava nel suo passato. Nella protagonista ho rivisto anche Stephanie Plum, la cacciatrice di taglie della Evanovich, dato che come lei Anna si ritrova a svolgere un mestiere che non le appartiene ma che le permette di sopravvivere. Tuttavia Anna ha il pregio di sembrare più reale dato che il suo personaggio è stato spogliato della componente chick lit. In Anna ci si può immedesimare, come accade, e ben presto ci si ritrova ad immaginarsi piccole detective. Purtroppo io mi sono immedesimata fin troppo e come la protagonista ho puntato fin da subito il dito sulla persona sbagliata ed ho immaginato moventi sempre più particolari senza soffermarmi invece sulla banalità del male.
L'unica pecca che ho riscontrato si trova nella vita privata della psicologa (a tempo perso ormai :-P) e guarda caso ruota intorno alla sua nascente storia d'amore. Da poco separata a causa delle continue scappatelle dell'ormai ex marito si ritrova ad instaurare una tresca proprio con un medico sposato. Forse per inesperienza mi ritrovo a pensare che le cornute e mazziate facciano fronte comune, ma non riesco a trovare credibile la situazione in cui si trova Anna. Non riesco a credere che qualcuno si butterebbe con così tanta facilità tra le braccia di qualcuno pur sapendo cosa potrebbe provare la moglie lasciata in solitudine a casa. Buh...
Comunque ci si riprende con i personaggi minori che sono stati curati tanto quanto la stessa protagonista. Forse un po' troppo quando ci si concentra sulla vicina di casa, ma regalano comunque uno spaccato sulla nostra società.
Recensione in tre parole: Piccole detective crescono.

giovedì 21 febbraio 2013

Rubrica: Lista dei desideri {11}

Buondì! ^^

Non avrei mai pensato che la mia wishlist dedicata ai libri dal quale hanno tratto un film potesse diventare uno spazio a puntate prima di tutto perché non mi piace dare continuità alle cose e poi perché non finirebbe più, ormai. Però a volte non siamo noi che scegliamo qualcosa, ma è quel qualcosa che sceglie noi. Ieri, infatti, stavo parlando con una mia amica di Noi siamo infinito e da come me ne parlava mi è venuta una voglia matta di leggere il libro per poter vedere al più presto il film dato che mi ha spiegato non essere il classico filmetto adolescenziale ma qualcosa di un po' più profondo. Ergo...



Questa rubrica ha lo scopo di presentare i libri che vorrei leggere e/o possedere. Sarebbero un'infinità, secondo la mia wishlist su Bookmooch starei cercando oltre 1000 titoli, perciò ho deciso di menzionare solo due libri alla volta. Il primo libro che presenterò sarà una recente scoperta, mentre il secondo andrà a pescare indietro nel tempo.




Titolo: Noi siamo infinito. Ragazzo da parete
Autore: Stephen Chbosky
Trad.: C. Brovelli

Editore: Sperling & Kupfer (Collana: Pandora)
Pagine: 271 Formato: Rilegato
Prezzo: 16.90€
Isbn: 978882005322

Trama: Fra un tema su Kerouac e uno sul Giovane Holden, tra una citazione da L'attimo fuggente e una canzone degli Smiths, scorrono i giorni di un adolescente per niente ordinario. L'ingresso nelle scuole superiori lo lancia in un vortice di prime volte: la prima festa, la prima rissa, il primo amore - per la bellissima ragazza con gli occhi verdi che quando lo guarda fa tremare il mondo. Il primo bacio, e lei gli dice: per te sono troppo grande, però possiamo essere amici.
Per compensare, Charlie trova una che non gli piace e parla troppo: a sedici anni fa il primo sesso, e non sa neanche perché. Allora lui, più portato alla riflessione che all'azione, affida emozioni, trasgressioni e turbamenti a una lunga serie di lettere indirizzate a un amico, al quale racconta ciò che vive, che sente, che ha intorno.
Dotato di un'innata gentilezza d'animo e di un dono speciale per la poesia, il ragazzo è il confidente perfetto di tutti, quello che non dimentica mai un compleanno, quello che non tradisce mai e poi mai un segreto. Peccato che quello più grande, fosco e lontano, sia nascosto proprio dentro di lui.
Un romanzo emozionante e coinvolgente, dove tutto è riconoscibile, vivido, naturale, la storia vera di un adolescente, con tutto il suo sapore dolceamaro.

L'autore: Nato a Pittsburgh nel 1970, Stephen Chbosky è scrittore, editor, sceneggiatore. È anche il regista di Noi siamo infinito, il film con protagonisti Emma Watson e Logan Lerman tratto da questo suo primo romanzo, un vero e proprio fenomeno di culto che ha venduto più di mezzo milione di copie in America e ispirato centinaia di siti web.

Estratto




Titolo: Spiderwick. Le cronache
Autori:  Tony DiTerlizzi & Holly Black
Traduttore: M. Bastanzetti

Editore: Mondadori (Collana: I Grandi)
Pagine: 640 Formato: Brossura
Prezzo: 18.00€
Isbn: 9788804575078

Trama: Non appena stabiliti nella cadente dimora del pro-prozio Arthur, i tre fratelli Jared, Simon e Mallory si trovano coinvolti in incidenti incomprensibili e sparizioni inspiegabili.
Nella biblioteca nascosta di Villa Spiderwick i tre ragazzi scoprono Il Libro dei Segreti, che custodisce il più segreto dei segreti: l'esistenza di un mondo popolato da creature magiche come fate, elfi , spiritelli, ondine, boggart, orchi, draghi...
E come i pericolosi goblin: guidati dal repellente Mulgarath, che tiranneggia dal suo fetido Palazzo dei Rifiuti, sono disposti a qualsiasi nefandezza pur di impossessarsi del libro e dominare sul mondo fantastico.
Jared, Simon e Mallory sono avvisati.
Riuniti per la prima volta in un unico volume, i cinque libri della saga di Spiderwick in un'edizione speciale arricchita con le immagini del mondo fantastico.

L'autrice: Holly Black vive nel New Jersey. La madre l'ha allevata leggendole libri su fate, fantasmi e folletti, che hanno influenzato la sua visione del mondo. Appassionata collezionista di rari volumi sul folklore, strane bambole e cappelli, ha regalato ai lettori meravigliose story fantasy per cui è stata insignita di premi prestigiosi. Per Mondadori ha pubblicato i libri della serie Spiderwick, con Tony DiTerlizzi. Il suo sito è www.blackholly.com
L'illustratore: Tony DiTerlizzi è nato nel 1969 in una famiglia di artisti, in California. Ha frequentato la Florida School of the Arts e The Art Institute of Fort Lauderdale. Ha poi cominciato a lavorare come illustratore free lance e nel giro di qualche anno si è affermato, grazie ai suoi splendidi disegni e ai numerosi premi guadagnati sul campo, ispirandosi a grandi autori come Norman Rockwell, Arthur Rackham, Dr Suess, Roald Dahl. In Italia è noto tra gli amanti di fumetti e dei giochi di ruolo per aver creato gli universi fantastici di Planescape, del Mondo di Tenebra e di The Magic Gathering.
Per Mondadori ha illustrato la serie di Spiderwick.
Il suo sito web è www.diterlizzi.com


Notte notte ^^

martedì 19 febbraio 2013

Rubrica: Teaser Tuesdays {4}

Buondì!
Oggi ho deciso di pubblicare un Teaser bello lunghetto dato che si tratta di un intero capitolo, anche se di formato Patterson, dato che non ho il cuore di stopparlo in qualche punto. Il caso ha voluto che in questo periodo iniziassi un libro nel quale si parla tra le altre cose anche della violenza sulle donne ed aprendo il libro a caso sono proprio capitata in un punto nel quale viene messa la parola fine. Mi rendo conto che non sia proprio il massimo perchè forse un po' troppo figlia dello stereotipo però mal citando Wilde, come spesso erroneamente accade, non importa che se ne parli bene o male, l'importante è che se ne parli.

Comunicazione di servizio: Oggi salto la Top Ten Tuesday. Siccome il tema di quest'oggi è I dieci personaggi preferiti del genere classico ed io ed i classici non andiamo tanto d'accordo non saprei di chi parlare, se non di un paio di persone che se mi seguite sono anche facilmente intuibili. Sarà, quindi, per la prossima!


Teaser Tuesdays, è un meme creato da MizB di Should Be Reading. Le regole per partecipare sono molto semplici dato che basta prendere il libro che si sta leggendo, aprirlo ad una pagina a caso e trascrivere un breve brano tratto da quella pagina (ovviamente facendo attenzione a non spoilerare). Infine bisogna ricordarsi di lasciare titolo ed autore del libro.

Questa settimana il teaser è tratto daTerzo grado di James Patterson & Andrew Gross


Jill aveva stabilito un piano che le pareva perfetto. Nella sua testa, andava tutto bene. Era tornata a casa presto e aveva preparato uno dei piatti preferiti di Steve, il coq au vin. In realtà, era anche uno dei pochi piatti che le riuscivano quasi sempre bene.
Voleva parlare con lui del futuro. Aveva il nome di un consulente matrimoniale e sperava che Steve finalmente decidesse di andarci sul serio.
Il soffritto era pronto. Stava per aggiungere il vino quando arrivò Steve. Le rivolse uno sguardo penetrante. «Sembriamo la coppia perfetta della pubblicità», disse.
«Be', quantomeno ci proviamo», replicò Jill. Si era messa un paio di jeans con una maglietta rosa scollata a V e si era lasciata i capelli sciolti, come piacevano a lui.
«Peccato però che io stia per uscire.» Steve gettò il giornale da una parte.
Jill ebbe un tuffo al cuore. «Perché? Steve, guarda: ho cucinato!»
«Frank mi deve parlare di un affare promettente.» Prese una pesca dal cestino della frutta. Sembrava quasi contento di quella situazione, come se provasse gusto a rovinare la serata.
«Non potete discuterne domani mattina? Te l'avevo detto, che volevo parlare con te, e avevi risposto che andava bene. Sono tornata prima apposta per cucinare...»
Steve diede un morso alla pesca e rise. «Una sera che decidi di uscire dall'ufficio prima delle otto e ti metti in testa di interpretare il ruolo della brava mogliettina, accusi me di rovinare la sceneggiata?»
«Non è una sceneggiata, Steve.»
«Vuoi parlare?» Diede un altro morso alla pesca. «Parla. Se te lo sei dimenticata, ti ricordo che è con i miei soldi che ti compri le tue Manolo. Il mercato non è dei migliori, sai? Gli affari promettenti sono più rari delle frigide con le voglie, di questi tempi. È per questo che, tra una cena con te e una di lavoro, scelgo l'affare promettente.»
«Questa te le potevi risparmiare», ribatté Jill, fulminandolo con un'occhiata. Tuttavia era decisa a non perdere le staffe. «Volevo passare una bella serata con te.»
«Grazie del pensiero.» Steve alzò le spalle e continuò a mangiare la pesca. «E comunque fai ancora in tempo a chiamare una delle tue amichette. Vedrai che passerai comunque una bella serata.»
Jill si guardò riflessa nel vetro e si sentì di colpo ridicola. «Sei uno stronzo, Steve.»
Lui alzò le spalle.
Jill buttò la spatola sul bancone della cucina, spruzzando sugo da tutte le parti.
«Stai sporcando dappertutto, Jill. La nostra cucina extralusso...»
«Ma va' al diavolo!» gridò Jill, con gli occhi improvvisamente pieni di lacrime. «Se penso a quanto mi impegno per andare d'accordo con te...» Era finita. Non aveva senso continuare ad attaccarcisi con le unghie e con i denti...
«Mi umili, mi sminuisci, mi fai sentire una merda. Volevi uscire? Vai, hai la mia benedizione. Anzi, già che ci sei, esci dalla mia vita definitiva-mente. Me lo dicono tutti che sono matta a cercare di salvare questo matrimonio di schifo.»
«Tutti o tutte?» Jill vide il suo sguardo velenoso, lo scatto d'ira irrefrenabile. Steve la prese per un braccio e glielo strinse con forza, facendola cadere per terra. «Ti fai dire dalle tue amiche come vivere la tua vita! Stai a sentire loro, invece che me. Jill!»
Jill cercò di non singhiozzare. «È finita, Steve. Io e te non...»
«Lo dico io, quando è finita!» gridò lui. «Ti rendo la vita impossibile e vuoi che me ne vada, Jill? Me ne andrò. Ma deciderò io quando. E, fino ad allora, tu te ne stai brava e zitta. Capito?»
«Vattene subito», disse Jill rialzandosi.
Steve le mostrò il pugno, ma Jill non si scompose. Questa volta no, non batté ciglio. Steve fece per colpirla e Jill tenne duro. «Vattene, Steve.»
Steve sembrò impallidire di colpo. «Volentieri», replicò, indietreggiando. Prese un'altra pesca dalla fruttiera e se la pulì sulla camicia. Poi lanciò un'occhiata sdegnosa verso i fornelli.
«Lasciami qualcosa, mi raccomando.»
Appena sentì chiudersi la porta al piano di sotto, Jill scoppiò in singhiozzi. Era finita! Non sapeva se chiamare Claire o Lindsay. Ma prima doveva fare un'altra cosa. Prese le Pagine Gialle e cercò un numero, agitata.
Le tremavano le mani, ma questa volta era decisa a non tornare più indietro. Ti prego, ti prego, rispondi!
«Grazie a Dio!» esclamò, sentendo una voce che diceva «Serrature di sicurezza, buonasera.»
«Fate servizio emergenze?» domandò Jill, in lacrime. «Ho bisogno di cambiare una serratura. Adesso.»


Il banner della rubrica è stato realizzato utilizzando un'immagine che ritrae un'opera dell'artista Isaac Salazar che per il suo progetto Book of Art ha deciso di ridare nuova vita ai libri ormai inutilizzati intagliando le loro pagine in modo da ricavare singole parole cariche di significato.

lunedì 18 febbraio 2013

Rubrica: Blog Notes {13}

Buondì!

Oggi vi comunico gli appuntamenti settimanali a distanza grazie all'opzione pianificazione. Probabilmente in questo momento mi starò annoiando a morte durante la lezione di Pedagogia perché a quanto mi hanno detto  il mio professore non sarà proprio il massimo però è l'unico per tutti i corsi perciò mi dovrò accontentare.

Bye bye!



Blog Notes è una rubrica creata da Rowan del blog Ombre Angeliche ed ha lo scopo di riassumete gli impegni settimanali del blog.

- Lunedì: Rubrica Blog Notes
- Martedì: Rubrica Top Ten Tuesday & Teaser Tuesday
- Mercoledì: Rubrica Lista dei desideri
- Giovedì: Rubrica Un giovedì in giallo & Rubrica Crazy Phrases
- Venerdì: Rubrica Telefilm Addicted
- Sabato: Rubrica Topo di biblioteca
- Domenica: Rubrica Cover Characteristic

Recensione: Una piccola storia ignobile di Alessandro Perissinotto

Cover Characteristic: Schiena


'Sera/Notte!

Chissà se riesco a pubblicare il mio post oggi. Il cosmo intero oggi mi dice di lasciar perdere, ma io sono cocciuta e ci provo comunque. Per tutto il pomeriggio la connessione non ha voluto collaborare nonostante il telefono funzionasse perfettamente ed alla fine dopo vari armeggiamenti al pc ho semplicemente deciso di staccare tutto, attendere 10 secondi e rimettere la spina.Alle volte, come in questo caso, funziona.
Però poi il computer deve collaborare e non bloccarsi ogni secondo altrimenti ho acceso il cervello per niente. Tanto è inutile...ormai ho deciso che a costo di rimanere qui tutta la notte Cover Characteristic vedrà la luce!



Cover Characteristic è un meme creato da Sugar & SnarkOgni settimana verrà pubblicata una determinata caratteristica che sarà utilizzata come criterio per scegliere le 5 cover preferite che contengono quell'elemento. Tutti possono partecipare ed una volta creato il proprio post è anche possibile lasciare il link nel blog di Sugar & Snark grazie ad un apposito widget.
L'elemento di questa settimana è: La Schiena.

Come la volta scorsa ci tengo a precisare che le copertine sono state scelte attingendo dai libri in mio possesso o in wishlist e che quindi potrei tralasciare copertine molto più belle per il semplice motivo che non avendole sotto gli occhi non mi vengono in mente. Inoltre il mio giudizio non riguarda il contenuto dei libri dato che sono tutti libri che non ho ancora letto, ma solo la sua confezione.

5. Io sono un gatto di Natsume Soseki. Fortunatamente anche mettendo l'immagine piccola riesco a leggere bene il nome dell'autore dato che è uno dei tanti che ormai, per abitudine, pronuncio in maniera totalmente sbagliata. Vi starete chiedendo cosa cavolo centri questa copertina con il tema della settimana...E' una schiena! Mauauhuhaua. Saranno anche spalle gattesche, ma è pur sempre un retro perciò mi faceva piacere assegnargli almeno il quinto posto :-P

4. La donna che collezionava farfalle di Bernie McGill. Devo fare questo commento con cognizione di causa. Ho già scelto le copertine per questo appuntamento settimanale ed a quasi tutte le ragazze che posano per la copertina è possibile dire: Copriti svergognata. Mi faceva piacere far vedere che oltre alle copertine molto cupe e ragazze scollate c'è anche altro e che si fa comprare lo stesso.

3. Stolen di Kelley Armstrong. Questa è una copertina che per svariati motivi è apparsa spesso nel mio blog quindi non mi dilungherei più di tanto. Ero indecisa se darle il quarto o terzo posto, ma nel complesso mi piace più della precedente dato che in questo caso il titolo non copre la figura femminile e risalta anche di più.

2. Red di Kerstin Gier. Ero indecisa tra questa e la copertina di Il profumo del sangue di Nalini Singh però ho preferito una figura intera, anche perché in quel caso il finto tatuaggio rovina la linea della schiena.

And the winner is...
1. Red Love di Kady Cross. Nonostante io non ami molto i libri della Newton Compton con le copertine fa quasi sempre centro, come in questo caso.E' una copertina che mi piace nel suo complesso, dalla schiena all'abito, dal titolo agli ingranaggi appena accennati. Si...Sicuramente tra quelle che avevo a disposizione è la migliore e l'unica che merita il primo posto.


Il banner della rubrica è stato realizzato utilizzando un'immagine che ritrae un'opera dell'artista Isaac Salazar che per il suo progetto Book of Art ha deciso di ridare nuova vita ai libri ormai inutilizzati intagliando le loro pagine in modo da ricavare singole parole cariche di significato.


domenica 17 febbraio 2013

Topo di Biblioteca: Work in progress!

'Sera!

Topo di biblioteca è una rubrica nata traendo ispirazione da In my mailbox. Purtroppo io compro poco, o comunque compro tanti libri in particolari periodi, però c'è una cosa che faccio con regolarità: prendere libri in biblioteca. 
In questa rubrica, quindi, avrò il piacere di presentarvi i libri che prenderò in prestito, ma non solo. Questo spazio sarà dedicato a tutto ciò che ruota intorno alla biblioteca.


Da un mesetto a questa parte il mio cervellino sta elaborando idee per arricchire questo spazio. Ho quindi pensato di chiedere in prestito dei libri che possono essermi molto utili per questo mio proposito.
Missione: Capire com'è nata la classificazione e come mai a tale codice corrisponde una data categoria.


Titolo: Manuale del catalogatore. Una guida per le biblioteche pubbliche
Autori: Pierantonio Bolognini ed Ismaele Pedrini

Editore: Bibliografica
Pagine: 635 Formato: Brossura
Prezzo: 50.000 Lire
Isbn: 8870752631
Classificazione Dewey: 025.3 Bol



Titolo: Manuale di biblioteconomia
Autori: Giorgio Montecchi e Fabio Venuda

Editore: Bibliografica
Pagine: 268 Formato: Brossura
Prezzo: 25.000 Lire
Isbn: 8870754391
Classificazione Dewey: 020.4 Mon


Titolo: Guida pratica. Classificazione Decimale Dewey
Autori: Lois Mai Chan, John P. Comaromi, Joan S. Mitchell, Mohinder P. Satija

Editore: Associazione italiana  biblioteche
Pagine: 234 Formato: Brossura
Prezzo: 18.08€
Isbn: 8878120561
Classificazione Dewey: 020.431 CLAS

Mohinder? Heroes! *-*

A quest'ora il mio cervello ha carenza di zuccheri, scusate XD
Non ho trovato on line la copertina del primo libro (lo immaginavo, ma la speranza è l'ultima a morire) quindi  domani mattina faccio una foto con il cellulare e sostituisco l'immagine nel post.

Bye bye!
Vado a vedere chi vince il 63° Festival di Sanremo!

Speriamo non i Modà ._.

sabato 16 febbraio 2013

Telefilm addicted: Being Human

Buondì!

Ma liquida.it è un motore di ricerca?
Stavo googlerando il mio nick alla ricerca di un vecchio post del blog ed ho scoperto che su Liquida è presente un richiamo al mio post su Terapia d'urto. Non che mi lamenti...sono solo curiosa :-P

Comunque!

Telefilm Addicted è una rubrica che mi vedrà commentare i numerosi telefilm di cui faccio scorpacciata ogni giorno e tutto il mondo che gravita loro intorno. Complice una televisione che funziona quando più le pare mi ritrovo a vedere sul computer almeno due episodi di telefilm al giorno quindi ho pensato di rendervi partecipi di ciò che apprezzo maggiormente.

Non sapevo proprio da dove iniziare oggi, c'è così tanto di cui vorrei parlare in questo periodo ed io non so proprio scegliere.
Alla fine ho deciso di dedicare l'intero post ad una serie televisiva che è ripresa da poco con la quinta stagione e che purtroppo non vedrà la luce di una sesta. E' inutile fare tanti misteri dato che è menzionata nel titolo :-P
La serie di cui voglio parlare oggi è Being Human trasmessa da BBC Three e la cui cancellazione è stata ufficializzata il 7 Febbraio. Tristezza tristezza. Le cause della cancellazione sono le solite, i bassi ascolti raggiunti dalla premiere della quinta stagione che effettivamente evidenziano un calo drastico (dai 1,6 milioni di spettatori delle serie precedenti si passa ai 700.000 della 5x01).
Se gli addetti ai lavori non sembrano tanto amareggiati per la scelta dato che sono comunque riusciti a creare un prodotto innovativo e frutto di una grande libertà creativa io mezza disperata lo sono dato che i protagonisti di questa quinta serie, ed introdotti nella quarta, mi piacciono molto e mi sarà molto difficile dirgli addio.

- Devo precisare che nel parlare della trama andrò dalla prima alla quinta stagione e perciò troverete sicuramente degli spoiler con il proseguo della lettura. Non sono spoiler colossali però non si sa mai, vedete voi se preferite continuare o lasciar perdere. Sappiate che io amo Being Human perciò ne parlerei per ore ed ore quindi chissà...magari dirò più di quanto dovrei. Non so. E poi io non sono brava ad identificare gli spoiler ù.ù

Nella periferia di Bristol George Sands e John Mitchell si trasferiscono in un appartamento che si dimostra fin da subito non proprio così accogliente. Di ritorno a casa dalla spesa, infatti, una scritta rosso sangue li invita, non tanto gentilmente, ad andarsene e strani rumori li attirano verso il piano superiore. Consci della propria natura ed armati di ombrello ed una racchetta, del quale al momento non mi viene in mente lo sport di appartenenza, salgono le scale fino a raggiungere la stanza dalla quale provengono dei suoni inquietanti. Ad attenderli, accovacciata su una poltrona, c'è una strana ragazza che i due non hanno mai visto. Un'intrusa? No...Semplicemente la precedente inquilina purtroppo tragicamente morta prima del loro trasferimento.
Inizia così la strana convivenza tra il fantasma Annie (Lenora Crichlow, Cheen in Doctor Who e Lily Thompson in Death in Paradise), il vampiro Mitchell (Aidan Turner, Kíli in Lo Hobbit) ed il licantropo George (Russell Tovey, Alonzo in Doctor Who e Henry Knight in Sherlock).
Annie, morta troppo presto, non accetta che il suo sogno di avere una famiglia con il proprio fidanzato non potrà mai avverarsi e soprattutto non accetta la nuova ragazza del suo ormai ex fidanzato. I ragazzi tenteranno di consolarla, cercando nel frattempo di aiutarla a scoprire la sua questione in sospeso che la tiene legata ancora al regno dei vivi. Insieme poi cercheranno anche di far luce sulla misteriosa morte di Annie del quale lei non ha memoria e che forse va ben oltre il semplice incidente domestico.
Ciò che George non accetta è la perdita di controllo durante le sue mutazioni e quindi la possibilità di ferire qualcuno quando non è in se. Da un po' di tempo ad aiutarlo in questo periodo difficile del mese c'è inaspettatamente Mitchell. Dico inaspettatamente perché di norma vampiri e licantropi sarebbero nemici giurati, al punto che i vampiri organizzano anche combattimenti tra “cani” dopo aver catturato un po' di
 lupi mannari. Se Mitchell aiuta George con la sua trasformazione quest'ultimo ha il compito di tenere il vampiro lontano dal sangue. Qui non ci sono vampiri vegetariani, il sangue è sangue ed anche la più piccola goccia può far ritornare l'implacabile sete omicida.

La non accettazione della propria condizione di esseri soprannaturali li unisce fino a far scaturire dalla loro amicizia la scelta di essere migliori, di essere umani.

Come se non bastassero i pasticci combinati da Mitchell, perché resistere al sangue per lui è davvero molto difficile, i guai per i tre arriveranno anche dall'esterno, dalla comunità di vampiri che ha base a Bristol.
In questo mondo soprannaturale ci finisce un po' per caso anche Nina (Sinead Keenan, Addams in Doctor Who e Nora Brent  in Sfida a Poirot), infettata dal fidanzato George, e con il quale dovrà imparare a convivere durante tutta la seconda stagione.
Con la terza stagione cambiano le ambientazioni perché George, Nina e Mitchell si trasferiscono a Barry Island, nel Galles del Sud, occupando un vecchio hotel ormai in disuso e che farà da sfondo alle vicende dei protagonisti della serie fino alla sua conclusione. Grandi avvenimenti scuotono la terza stagione. Annie si trova, purtroppo, nell'aldilà e toccherà ad uno sconvolto Mitchell fare i conti con il proprio passato e le atrocità commesse pur di riportarla indietro.
Questo gesto porterà i due ad avvicinarsi sempre più, fino ad innamorarsi. George e Nina invece si ritroveranno ad aspettare un figlio che Nina ha il timore di non saper crescere ed infine tornerà la nemesi del gruppo, il vampiro Herrick (Jason Watkins, Colin Merric in Life on Mars),  intenzionata a far soffrire il lupo mannaro che lo ha condannato a morte.
Il percorso di redenzione di Mitchell lo porta dritto dritto verso un proiettile a forma di lupo così da far avverare una profezia che John ha dovuto conoscere prima di lasciare il Purgatorio con Annie.

Aidan Turner è quindi uscito di scena dato che sentiva il bisogno di cambiare, lo stesso bisogno lo hanno sentito anche Russell Tovey e Sinead Keenan (che nel frattempo ha anche accettato un ruolo nella sitcom Him & Her) gettando le basi per un grande cambiamento nella quarta stagione.

Nina esce di scena ancor prima che la stagione inizi, lasciando George da solo con una bambina da proteggere. Una bambina molto particolare dato che è la prima a nascere tra due lupi mannari. Il ritorno inaspettato di Tom ( Michael Socha, Harvey in This is England ed This is England '86), già conosciuto nella precedente stagione, darà a George la forza di uscire di casa per affrontare coloro che gli hanno portato via la sua Nina. Purtroppo per loro si tratterà di una trappola e superata la luna piena George scoprirà che la sua bimba è stata rapita dai vampiri. Per amore di sua figlia il licantropo si sacrificherà, prima diventando uno schiavo al servizio degli Antichi, un gruppo del quale fanno parte solo i vampiri più vecchi, e poi innescando il processo di trasformazione anche senza la presenza di luna piena quando la figlia è in pericolo. Purtroppo tale scelta ha delle conseguenze e con il suo ultimo respiro George dà finalmente un nome a sua figlia: Eve.
Toccherà ad Annie e Tom proteggere la piccola, la Salvatrice, dalla nemesi con un'ustione sul braccio e che ha il compito di ucciderla in modo da permettere agli Anziani di regnare incontrastati sulla terra. Ai due presto si unirà Hal (Damien Molony), un vampiro molto particolare. Proprio come Mitchell anche lui cerca di tenere a freno la sete di sangue, riuscendoci anche meglio, ormai da ben 55 anni.
Adoro Hal, adoro la sua routine, adoro la sua mania di non stringere mai la mano, adoro il fatto che sia sempre rigido come un manico di scopa, adoro il suo disturbo ossessivo compulsivo che lo porta a pulire qualsiasi superficie *-*
Le differenze con il personaggio di Mitchell sono abissali, Hal dimostra di voler cambiare veramente quando invece John neanche ci provava. E poi si vede anche la differente qualità recitativa. Scusate ma a me Aidan non è mai piaciuto, con la sua faccina da cucciolo bastonato per ogni situazione.
Sarà forse perché Damien ha anche fatto ricerche sul comportamento di tossicodipendenti ed alcolisti per interpretare il suo ruolo.
Insomma...Se avvistate in giro Damien fatemelo sapere che corro a vederlo! 

Ed ora siamo arrivati quasi alla fine...Alla quinta stagione con i suoi due episodi ormai passati ed il terzo in programmazione per il 17 Febbraio. Alla fine della quarta stagione anche Lenora ha lasciato il cast dato che il suo personaggio ormai aveva dato tutto il possibile e risolto la sua seconda questione in sospeso così è stato introdotto un nuovo fantasma in modo da non modificare il progetto iniziale. La new entry è Alex (Kate Bracken, Mia Adler in New Tricks) una ragazza molto testarda che è dovuta crescere un po' troppo in fretta e con troppi fratelli iperattivi a cui badare.
Ancora una volta Hal dovrà vedersela con un personaggio proveniente dal suo passato (e con i suoi 500 anni e fischia ha avuto tutto il tempo di farsi un sacco di nemici) e non è uno qualsiasi, ma bensì il Diavolo che proprio il vampiro aveva evocato seppur a fin di bene. E non solo...Un membro di una misteriosa organizzazione segreta, scoperta un po' per caso dai ragazzi, non ha preso molto bene il ridimensionamento del suo dipartimento per la tutala degli esseri umani dalle creature sovrannaturali.

Insomma...Being Human è una serie che è cresciuta con il tempo e che man mano ha motivato sempre la presenza di questa trinità direi indissolubile.
Fin'ora. Buauhauhuah, tristezza. Più ci penso e più mi deprimo per la cancellazione della serie!
Cooooomunque finirà proprio così com'è iniziata, ovvero con soli 6 episodi. Neanche 8 sti disgraziati ne hanno fatti. E vabbè...Almeno sono episodi che durano circa un'ora.
Come ripeto sempre quando parlo delle serie inglesi ci sono pochi episodi, ma sono buoni ed infatti non c'è bisogno neanche di episodi filler per tener alta l'attenzione.

Una curiosità sulla serie...Nel 2008 fu trasmesso sperimentalmente l'episodio pilota con un cast differente infatti di quello “ufficiale” compariva solo Russell Tovey sempre nel ruolo di George. Sono riuscita a vedere solo uno spezzone su YouTube, il momento in cui George e Mitchell entrano per la prima volta nella casa di Bristol, e devo dire che rimpiango il Mitchell del prepilot. Non so chi sia, lo scoprirò promesso, però mi piace molto di più. Tra l'altro è un personaggio molto più interessante perché è decisamente più dark, più bad vampire di quanto Aidan possa mai essere con il suo fare da cucciolo abbandonato. Per quanto riguarda Annie invece non sono riuscita a trovare un pezzo in cui compaia anche lei perciò non posso fare paragoni.

Ho quasi finito...Però come si capisce che amo veramente questa serie. Sto scrivendo un papiro, l'Odissea forse durava meno XD

Nel 2010 la BBC Books ha pubblicato tre libri basati sulla serie. Being Human: The Road è ambientato nel periodo della seconda stagione e racconta di un fantasma al quale Annie offre aiuto per sistemare la propria questione in sospeso. In Being Human: Chasers a George e Mitchell verranno chiesti degli strani favori mentre nell'ultimo capitolo, ovvero Being Human: Bad Blood i nostri eroi si troveranno alle prese con una vecchia amica e la presenza costante dei vampiri che sembrano cacciare ovunque. Tutti e tre i libri si possono trovare su Amazon in lingua originale.

Nel 2011 la BBC ha anche realizzato uno spin-off, nato prima come webserie con 8 episodi di 6 minuti e poi trasformato in un unico episodio di 50 minuti circa. Questo spin-off ha preso il nome di Becoming Human ed ha come protagonisti tre adolescenti tra i quali anche uno noto al pubblico della serie madre.
Si tratta di Adam (Craig Roberts, Robin Branagh in Young Dracula ed John Reed in Jane Eyre), apparso nel secondo episodio della terza stagione e poi nel quinto della quarta, che cerca di farsi una nuova vita al collage. Qui incontra la licantropa Christa (Leila Mimmack) con la quale aiuterà il fantasma Matt (Josh Brown)  a risolvere il mistero della propria morte.

Lo stesso anno su Syfy, il canale statunitense dedicato al paranormal ed alla fantascienza, ha debuttato un remake dall'omonimo titolo. Aidan (Sam Witwer, Doomsday in Smallville) è il vampiro, Josh (Sam Huntington, Jimmy Olsen in Superman Returns) il licantropo e Sally (Meaghan Rath, Adena Stiles in 15/love) il fantasma. Ho visto solo il primo episodio per curiosità ed essendo praticamente identico all'originale non sto qui a farvi tutto lo spiegone. Immaginatevi solo una versione con tutti i canoni americani, perciò atmosfere più dark, effetti speciali al computer (alcune volte anche realizzati male) ed una trama ricca di personaggi ed allungata dato che le tre stagioni che fin'ora compongono il telefilm sono tutte da 13 episodi.

E con questo ho finito :-P
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