martedì 17 settembre 2013

Rubrica: Teaser Tuesdays {9}

Buondì! ^^

Più leggo Chelsea Handler e più la amo. Adoro la sua comicità senza peli sulla lingua, autentica e sincera. Peccato che abbia scritto solo tre libri, di cui tradotti solo due (se non sbaglio) T.T
Se andrò in astinenza mi cercherò tutti i suoi programmi televisivi *-*



Teaser Tuesdays, è un meme creato da MizB di Should Be Reading. Le regole per partecipare sono molto semplici dato che basta prendere il libro che si sta leggendo, aprirlo ad una pagina a caso e trascrivere un breve brano tratto da quella pagina (ovviamente facendo attenzione a non spoilerare). Infine bisogna ricordarsi di lasciare titolo ed autore del libro.

Questa settimana il teaser è tratto daLe mie storie da una botta e via di Chelsea Handler

<<Picchiami>> mi disse con un ghigno satanico.
Non volendo lasciar trapelare il terrore, decisi di assecondarlo. <<Adoro picchiare il mio uomo>> dissi. Non riuscivo a capire se era matto o soltanto deficiente. Che fosse un serial killer mi sembrava improbabile: era troppo estroverso.
Non avevo intenzione di andare a letto con quell'idiota e secondo me nessuna donna avrebbe dovuto farlo.
Si avvicinò al divano e si sedette dalla parte non occupata dal cibo.
<<Mi piace baciare>> sussurrò, chinando la testa verso di me. Gli posai una mano sul petto, tenendolo a distanza. Avrei dovuto tenerlo a bada con il tramezzino, ma non mi venne in mente: stavo cercando di ricordare se avevo la macchina fotografica in auto. Da una parte, scattargli una foto mi avrebbe assicurato il buonumore per anni a venire, dall'altra per fotografarlo avrei dovuto passare altro tempo con lui.
<<Aspetta>> dissi con voce suadente. <<Ho una cosina in macchina che sono certa ti farà impazzire.>>
Lui si eccitò. <<Che cosa?>>
<<Vedrai come ti piacerà...>>
<<Come fai a sapere che io non ce l'ho?>> disse.
<<Credimi: questa ti manca.>>
<<Okay, bellezza. Vai a prendere questa cosina per il tuo paparino.>>
Di bene in meglio: mi piaceva la storia del paparino. Mio padre si sarebbe sganasciato.
Presi le mie cose, compreso l'ultimo pezzetto di tramezzino e quel che restava delle Doritos. Lui mi chiese perché prendevo anche quelli e io gli risposi che faceva parte della sorpresa.
Un attimo prima di alzarmi dal divano, mi voltai verso di lui e gli mollai uno schiaffo. Non potevo lasciarmi sfuggire l'occasione di picchiarlo. Dilatò le narici e fece un sorriso da orecchio a orecchio. Lo schiaffeggiai nuovamente, per buona misura.
Mi avvicinai alla porta senza smettere di guardarlo negli occhi, uscii e salii in macchina, misi in moto e feci manovra appena in tempo per vederlo sulla porta, bardato di pelle nera e con l'arnese penzoloni.
Abbassai il finestrino e gli feci ciao con la manina. Lui rispose al saluto, poi assunse un'espressione perplessa.
Quando si dice toccare il fondo...Anche se io, in realtà, a questa storia del toccare il fondo non ci credo. Anzi, la ritengo una stupidaggine. La verità è che non si finisce mai di toccare il fondo. Se penso che una volta mi sono svegliata a fianco di una capra...Ma l'importante è non arrendersi!

Il banner della rubrica è stato realizzato utilizzando un'immagine che ritrae un'opera dell'artista Isaac Salazar che per il suo progetto Book of Art ha deciso di ridare nuova vita ai libri ormai inutilizzati intagliando le loro pagine in modo da ricavare singole parole cariche di significato.

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