venerdì 24 febbraio 2012

Rubrica Telefilm addicted - Who killed Rosie Larsen?


Chi ha ucciso Rosie Larsen?
E’ quello che mi sono chiesta anche io durante il mio periodo di latitanza. Non mi ricordo bene come abbia appreso l’esistenza di questo telefilm ma The Killing mi ha subito colpita. Saranno state le atmosfere cupe di Seattle? Saranno stati gli attori che finalmente sembrano persone normali e non i soliti belli che più belli non si può? Buh...Chi lo sa. Sta di fatto che io sto attendendo con ansia la seconda stagione dato il finale aperto che hanno lasciato *-*
Rispetto a molti pareri che ho letto su internet so di andare controcorrente ma dalla mia sappiate che ho la mancanza di paragone con l’originale.

Tutto inizia nel 2007 quando in Danimarca mandano in onda una serie intitolata Forbrydelsen (che tradotto in inglese vuol proprio dire The Killing). Ha buoni ascolti in mezza Europa (Norvegia, Svezia, Finlandia, Francia, Germania, etc) e persino in Inghilterra riscuote grande successo dopo la messa in onda da parte della BBC del telefilm in lingua originale sottotitolato in inglese.
Nel 2010 la AMC, una rete televisiva statunitense, stanca delle cose originali decide di riesumare questo pezzo da museo, perché si sa che dopo 3 anni i telefilm puzzano, approvando la sceneggiatura di The Killing il remake made in USA della versione danese. La cosa triste è che non ce n’era bisogno dato che l’originale ha in produzione la terza stagione quindi è anche ben avviata e l’unica cosa che le mancava era solo il doppiaggio!
Lo so, da queste prime righe dal tono ironico sembra quasi che la disprezzi, ma non è così. Ciò che non riesco a concepire è questo bisogno di copiare a tutti i costi. Chi è Telefilm Addicted come me credo abbia già capito dove voglio andare a parare e cosa realmente mi brucia. Giusto l’altro giorno ho letto che è stato scelto il protagonista di Elementary, ovvero la versione CBS di Sherlock! Non me ne voglia Jonny Lee Miller, ma come è accaduto per la versione americana di Being Human così accadrà per quella di Sherlock. Non la vedrò mai.
Qual è la differenza tra questi telefilm che ho appena citato e Forbrydelsen? La differenza sta nel fatto che hanno deciso di rinchiudere la serie danese in una bolla per cui i paesi che hanno visto la traduzione hanno potuto ammirare la serie originale e noi poveri mortali dobbiamo accontentarci del remake. Chi sa l’inglese può cercarla sottotitolata, ma da noi dato che hanno già mandato in onda la versione USA doppiata mi sa che non arriverà mai l’originale.

La storia di The Killing si sviluppa attraverso tre diversi punti di vista che però hanno tutti qualcosa in comune, ovvero la morte di Rosie Larsen una ragazza di diciassette anni ritrovata annegata nel bagagliaio di un’auto dopo che quest’ultima era stata gettata in un lago.
Il punto di vista più intenso tra tutti, e quello che ho preferito, è senza dubbio lo sguardo che lo spettatore ha sul dolore della famiglia Larsen. Una famiglia che ovviamente stenta a rimettersi in piedi dopo questa tragedia. Mitch Larsen (interpretata da una stupenda Michelle Forbes) non riesce ad accettare la morte della figlia e si estrania quasi dal mondo soprattutto dal marito, Stanley, e dai figli più piccoli Tom e Denny. Stan dal canto suo cerca di ritrovare la stabilità persa prendendo in mano le redini della casa e continuando a dirigere la propria piccola impresa di trasporto merci per evitare di pensare alla piccola Rosie. Purtroppo non tutto si può spazzare sotto al tappeto.
Il secondo punto di vista è quello che occupa più spazio nel telefilm ed è ovviamente quello dei detective incaricati: Sarah Linden e Stephen Holder. Sarah è ormai prossima alle nozze, ma soprattutto al trasferimento. Porta con se un bagaglio emotivo abbastanza pesante dato che praticamente è stata abbandonata da tutti, in primis dai genitori, e quindi nonostante i casi diventino per lei una vera e propria ossessione quando si rapporta con gli altri è fredda e distaccata, anche con coloro che stanno soffrendo di più.
Stephen Holder (interpretato dallo svedese Joel Kinnaman), invece, è un ex detective della narcotici, dove lavorava sotto copertura, ed ex tossico apparentemente “promosso” alla sezione omicidi per farlo uscire dal tunnel della droga. Nonostante arrivi a Seattle per prendere il posto di Sarah si ritroverà a farle più che altro da spalla dato che il capo della omicidi le chiede di rimanere per qualche giorno a causa dell’alto profilo del caso.
Infatti il terzo ed ultimo punto di vista è quello di Darren Richmond che sta affrontando una campagna elettorale per diventare sindaco. Va detto che Darren si ritrova coinvolto nella vicenda casualmente. La macchina in cui viene ritrovato il corpo della ragazza infatti appartiene al suo staff, ma presto si scopre essere stata rubata. Il suo coinvolgimento quindi è solo un caso?
Con il tempo si capisce che in questo telefilm il caso non esiste, semplicemente esiste una fitta trama dalla quale qualcuno deve cadere.
Tra le tre prospettive quest’ultima è quella che secondo me si amalgama meno nella storia. Molto probabilmente perché gli ambienti in cui si trova sono sempre molto luminosi e quindi in contrasto con le atmosfere cupe della Seattle di Sarah e Stephen o del dolore dei Larsen, ma anche perchè tutto ciò che ruota intorno a Darren Richmond ha poco a che fare con Rosie dato che si occupa principalmente della sua campagna elettorale e della raccolta fondi e/o voti.
Nonostante ciò secondo me il bandolo della matassa per districare questo omicidio risiede proprio in questi ambienti...sono quasi giunta alla conclusione che sia tutta una manovra politica che però non ho ancora capito dove vuole andare a parare.


Insomma, una seconda stagione per chiarirmi tutti questi dubbi ci va proprio.
Ma ultimamente si è aggiunto un altro dubbio...Che fine avrà fatto Desperate Housewife? E' scomparso da Rai2 dopo i primi tre episodi ._.

Ed ora ci va proprio il letto perchè ho sonnissimo XD Ho talmente sonno che neanche rileggo sperando in bene ù.ù
Bye bye

2 commenti:

  1. The killing per me è state la eerie rivelazione di quest'inverno. Mi è piaciuto tantissimo e non vedo l'ora di vedere la seconda stagione

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  2. Devo dire che se non fosse stato per Michelle Forbes non sarei andata oltre la prima puntata perchè ho davvero odiato il comportamento di Linden nel momento in cui ritrovano il cadavere. Secondo me è stata troppo fredda nei confronti del padre. Poteva dirgli semplicemente "Non lo sapiamo ancora" invece di voltarsi ed andarsene.
    Fortunatamente ho proseguito ed ho scoperto un mondo. Ci sono un sacco di intrighi che mi hanno fatta rimanere incollata al pc.
    Ora sono curiosa di sapere cosa si inventerà Sarah per tornare indietro :-P

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