mercoledì 22 febbraio 2012

Recensione: Aspirapolvere di stelle di Stefania Bertola

Buona sera ^^

In realtà volevo passare per lasciare un'altra recensione, ma siccome ieri pomeriggio ho terminato Aspirapolvere di stelle oggi mi sentivo ispirata per parlare di questo libro che tirandone le somme mi ha un pò delusa. Peccato.

Voto: 
Titolo: Aspirapolvere di stelle
Autore: Stefania Bertola

Editore: TEA (Collana TeaDue)
Pagine: 320 Formato: Brossura
Prezzo: 8,60€
Isbn: 9788850205288 

Trama: Ginevra, Arianna e Penelope sono tre amiche che si sono messe in società per aprire un’agenzia di servizi domestici; sono le Fate Veloci, sempre pronte per risistemare un terrazzo devastato, per allestire un buffet etnico all’ultimo minuto, per risolvere un «ritorno moglie» (ovvero: come rendere presentabile la casa di un commercialista che ha giocato allo scapolo per una settimana). Tre caratteri tutti diversi ma precisa divisione dei compiti, grandi abilità, organizzazione perfetta e l’agenzia fila col vento in poppa. Tutto bene finché, una mattina che sembra come tutte le altre, squilla il telefono e la voce suadente di uno sconosciuto propone un lavoro piuttosto insolito. Comincia così per le tre Fate un periodo frenetico di novità, sorprese, incontri, ritorni, scoperte, rincorse, amori...


«Una nuova esilarante avventura delle irrequiete trentenni.»
Bruno Gambarotta, La Stampa
«Con grande umorismo la Bertola si districa tra vizi e virtù, regalandoci una lettura che è alla pari delle colleghe anglofone, regine del genere.»
Alessandra Casella, Oggi

L'autriceStefania Bertola vive pressi di Torino, città dov’è nata. Traduttrice, sceneggiatrice, autrice e conduttrice radiofonica, lavora attualmente come autrice per la televisione.

Recensione: Il mondo è bello perché è vario ed a me, questo libro, è piaciuto meno degli altri. Smaniavo dalla voglia di leggere Aspirapolvere di stelle perché ho letto molti commenti in cui veniva citato come il preferito per quanto riguarda gli scritti di questa autrice, ma io invece ho trovato una Bertola sotto tono rispetto a tutti gli altri libri che ho letto (Luna di Luxor, A neve ferma, Ne parliamo a cena e Biscotti e sospetti).
Non ho ritrovato i personaggi spassosi degli altri libri ed a parte un paio di battute mi hanno fatto ridere ben poco.
Ginevra e Arianna le ho trovate veramente irritanti. Una che non vuole tradire il marito morto e l’altra che vuole tradire quello vivo ed ovviamente sono le sole che cadono nelle spire di Federico che anche un cieco capirebbe essere un idiota. Due amiche, nonché colleghe, che rischiano quasi un’amicizia per un uomo palesemente stupido e che ha l’unico pregio di essere bello.
Una che non riesce a vedere quanto sia innamorata di un’altra persona (e che tra l’altro lo tratta con talmente tanta acidità da non permettere l’ilarità di alcune situazioni assurde) solo perché il suo nome non inizia con la stessa lettera del marito di cui è rimasta vedova e l’altra che si nasconde dietro l’eccentricità del marito (perché evidentemente aveva conosciuto il sosia ._.) per non ammettere di non tollerare la monotonia data dall’essere moglie e madre.
Gli unici personaggi che mi sono piaciuti sono Penelope ed Antonio. Lei così tremendamente svampita che non si può non amare e lui così cotto da non rendersene conto *-* Che bellini che sono *-*
Purtroppo però quando si parla del lavoro delle ragazze si cade nella monotonia perché nonostante vengano cambiati dei piccoli particolari fanno sempre le stesse cose e sono descritte anche con superficialità.
Il colpo di scena comunque è ben riuscito, dovuto anche alla complicità di Morgana nonché sorella di Ginevra. Evidentemente il gene della pazzia non si era ancora sviluppato quando è nata Ginevra, ma per i suoi fratelli Morgana e Martino era bello vispo XD Una sposina per sfinimento, ma infedele ed un ladro pronto a tutto che si ritrovano nella storia un po’ per caso ed un po’ per fortuna.
A tirarmi su di morale comunque c’era la mia Torino, Fiorio e Madonna di Campagna. Almeno leggendo ho potuto dire “io sono stata lì”.
Nel complesso risulta gradevole, scorrevole e leggero, ma per le risate puntate sugli altri libri.

Pagina 99

Mi congedo lasciando un'intervista che le hanno fatto.

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