mercoledì 21 dicembre 2011

Rubrica: Topo di Biblioteca

Bonne soire!

Che triste giorno è oggi T.T Sono in lutto.
Il fumettaio mi ha detto che siccome non andavo da un pò i fumetti che mi teneva da parte li ha rimessi in vendita T.T Tristezza assoluta. Ha tutte le ragioni per farlo, ovviamente, ed io non gliene faccio una colpa ma non avere più la certezza di trovare la serie completa lì mi ha fatto deprimere. Avevo da parte tutto Sailor Moon, alcuni volumetti di Black Butler e se non ricordo male mi stava tenendo da parte anche Card Captor Sakura T.T Tristezzaaaaaaaaaaaaaa. Però ho preso una decisione. Le serie complete non gliele chiedo più, ma le ordino direttamente sul sito della casa editrice così almeno ho il 30% di sconto >.>
Tzè! Per riprendermi sono andata a fare shopping folle da Bottega Verde e ci ho speso 50 euro, 50 euro che non sono andate nelle tasche del fumettaio ù.ù La vendetta è un piatto che va servito freddo su un piatto viola sbrilluccicoso (come il lucidalabbra in edizione limitata che ho preso *-*) ed al profumo di rose (proprio come il bagnoschiuma che ho ricevuto in dono con una spesa minima di 8€ *-*)

Ma basta con i vaneggiamenti e veniamo a noi.
Per due libri che tornano nelle rispettive biblioteche per festeggiare in casa le festività due se ne aggiungono a casetta mia XD Siccome uno dei due è un giallo rimando la sua presentazione a Giovedì per cui oggi questo spazio è dedicato ad un sempreverde natalizio.

Voto:
Titolo: Un canto di Natale
Autore: Charles Dickens
Traduttore: M. L. Fehr

Editore: Rizzoli (Collana: Bur Extra)
Pagine: 144 Formato: Brossura
Prezzo: 10.00€
Isbn: 9788817045643
Codice bibliotecario: RN 17 DIC

Trama: Una grande storia sulla possibilità di cambiare il proprio destino. Una riflessione sull'equilibrio difficile fra il presente, il passato e il futuro. Una denuncia dello sfruttamento minorile e dell’analfabetismo. Ma soprattutto una favola, una delle più commoventi che siano mai state scritte. Protagonista è il vecchio e tirchio finanziere Ebenezer Scrooge – personaggio che servirà da modello per il Paperon de’ Paperoni disneyano – che nella notte di Natale viene visitato da tre spettri. Lo indurranno a un cambiamento radicale, a una conversione che farà di lui uno dei più grandi personaggi letterari di tutti i tempi. Questo piccolo, amatissimo libro è un un’opera immortale, capace di mantenere inalterata nel tempo la fragranza della propria magia e del proprio spirito. Lo spirito del Natale, dell’infanzia, di ciò che è buono e rassicurante, ma anche prezioso abbastanza da volerlo proteggere a ogni costo.

Il Canto produce sul lettore – di ogni età, di ogni formazione, di ogni provenienza – una commozione inevitabile e universale. È in questo meccanismo a orologeria, sofisticato e infallibile, che sembra nascondersi il segreto del libro. — Gianrico Carofiglio


L'autoreCharles Dickens (Portsmouth, 1812 – Gadshill, 1870) crebbe nelle difficoltà, lavorò in fabbrica, poi divenne stenografo e fu assunto da un giornale. Nel 1836 esordì come scrittore con Il circolo Pickwick. Tra i suoi romanzi, tutti di grande successo, Oliver Twist, David Copperfield, Nicholas Nickleby, Grandi speranze.

Recensione: Anche in questo caso devo dire che l’edizione che ho presentato nella “scheda” non è quella in mio possesso. Il libro è veramente vecchio e fa parte delle edizioni Paoline, Collana I grandi narratori, che online non ho trovato. Dando comunque una rapida occhiata anche ad altre edizioni presenti in biblioteca le traduzioni non si differenziano più di tanto. Può essere in versione Battello a vapore o in un’edizione un po’ più per adulti, ma il testo è sempre scorrevole e quindi può essere apprezzato sia dai grandi che dai piccini.
E’ un libro che prima o poi tutti dovrebbero leggere, forse oggi più di ieri.
Io non credo ai cambiamenti radicali dall’oggi al domani come succede per Scrooge, ma è l’atmosfera che crea lo spirito del Natale passato e del Natale presente che mi ha fatto apprezzare il libro. E’ un Natale diverso quello di Dickens, un Natale dove il regalo più bello è quello di passare un giorno in piena allegria con la famiglia o gli amici, senza il consumismo sfrenato o letterine di Natale che sfociano in una lista della spesa.
Ma dopo aver letto questo libro devono assolutamente seguire due film. Il primo è A Christmas Carol diretto da Robert Zemeckis nel 2009 e che vede come protagonista Jim Carrey. E’ un film d’animazione realizzato con la tecnica Cattura del movimento e vede il nostro caro Jim interpretare ben 4 personaggi: lo scorbutico Scrooge, il confidente Natale passato, il profetico Natale presente ed il silenzioso spirito del Natale futuro. Tuttavia, forse, il più apprezzato è tutt’oggi il disneyano
Canto di Natale di Topolino che vede nei panni del cattivissimo Scrooge un personaggio che senza di lui non poteva nascere, ovvero Paperon de’Paperoni. Per chi non lo sapesse in inglese il nome del nostro caro Paperon è infatti Scrooge McDuck (anche noto come Uncle Scrooge) e l’avarissimo paperotto è appunto stato creato sul modello di Ebenezer Scrooge.


Buona ninna ^^

1 commento:

  1. Un classico di sempre...non leggerlo in questo periodo sarebbe davvero un peccato...:-)

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