lunedì 5 dicembre 2011

Recensione Vintage: A neve ferma di Stefania Bertola

Buondì!

Nonostante non abbia rilasciato sul blog le recensioni dei libri letti, ciò non vuol dire che non le abbia scritte. In realtà questa recensione giace in un foglio word da molto tempo, ma ne ho sempre rimandato la pubblicazione. Adesso è anche l’ora che veda la luce no?
Sono contenta di reiniziare con questa recensione perché si tratta di un libro di una scrittrice della mia città e poi perché è un libro che mi è piaciuto molto, come del resto mi piacciono tutti i suoi libri.
Per l’occasione vorrei anche sperimentare una cosa nuova. Oltre alle informazioni sul libro, alla trama ed al commento personale ho deciso di ricopiare la famosa pagina 99. Tempo fa ho letto un articolo on line del Corriere della Sera che ne parlava e così come per il sito Pagina99 trascriverò anche io quella pagina. Ma bando alle ciance!

Voto:
Titolo: A neve ferma
Autore: Stefania Bertola

Editore: TEA (Collana TeaDue)
Pagine: 234 Formato: Brossura
Prezzo: 8.60€
Isbn:9788850216000

Trama: Emma Trisciuoglio, aiutante pasticcera laureata in Storia con una tesi sulla Stele di Rosetta, perde l’amore tre giorni dopo averlo trovato. La signora Elena, invece, l’amore lo insegue invano da trent’anni, e comincia ad avere un po’ il fiatone. Per fortuna c’è Camelia, che s’innamora senza difficoltà di chiunque incontri. Il problema di Camelia, casomai, è il quaderno di ricette che le ha lasciato in eredità suo nonno, scritto in un codice misterioso. Peccato, perché forse, se riuscisse a decifrarlo, potrebbe vincere il concorso «Una stella per Natale». Lei, però, preferirebbe non partecipare neanche. Emma, invece, parteciperebbe volentieri, anche se Andrea non la ama più. Bianca è l’unica a cui il concorso non interessa, è troppo impegnata nella sua battaglia contro un giovane dottore ripetutamente ladro. Aggiungete la pregiata Pasticceria Delacroix, un’attrice francese, un apprendista coi piercing e gli imponderabili effetti di un film dei fratelli Wachowski, e preparatevi a qualche ora di intenso divertimento, tra amori al cioccolato e sfide all’ultimo, dolcissimo assaggio.

L'autore: Stefania Bertola vive pressi di Torino, città dov’è nata. Traduttrice, sceneggiatrice, autrice e conduttrice radiofonica, lavora attualmente come autrice per la televisione.

Recensione: Come sempre la Bertola si merita le mie 5 stelline. Questa volta, forse, più delle altre perchè è stato amore al primo "ginz" *-* Finalmente ho capito il modo in cui la Bertola gioca con le parole. E voi direte che dopo aver letto altri tre suoi libri forse lo dovevo capire prima. Sarò un po’ tarda come Camelia, cosa ci volete fare? Ok…ok…ok…La prefazione nella quale la Bertola spiega che gli errori grammaticali non sono in realtà errori ha avuto i suoi effetti positivi e mistici sulla mia persona. Sono cambiata anche un po’ io dalla prima volta che ho letto un suo libro per cui ora ho saputo apprezzare maggiormente il sorriso sulle labbra per tutta la lettura rispetto alla fragorosa risata suscitata da un singolo episodio isolato. Mi si è accesa anche un’altra lampadina. Mi sono resa conto che lo schema caratteriale dei personaggi è quasi sempre lo stesso (una fuori di testa, ma razionale-una fuori di testa e basta-lui che si innamora dell'altra e rinsavisce all'ultimo solo per sentirsi dire di no-una lei antipatica ed acida come antagonista-qualcuno che smania per i soldi-lo psicopatico- etc etc etc), ma è il modo di raccontarli che cambia di volta in volta. Se Bianca è fuori come un balcone perché si innamora di un prete ottocentesco di sua invenzione, che per risolvere un omicidio si avvale dell’aiuto di una famosa pattinatrice sul ghiaccio catapultata indietro nel tempo, Caterina (l’esuberante sorella in Biscotti e sospetti) non è mica tanto normale nell'innamorarsi di un uomo che la detesta, ma che ancora non sa che la ama perché non è stato punto dall'apina dell’Amore. Entrambe sono affiancate dal personaggio chiave della storia un po’ pazzo, ma allo stesso tempo normale. E così via paragonando i vari personaggi. Con questo non voglio dire che una storia valga l’altra, e sta qui il bello, no no. Anche se si sa come andrà a finire il libro la storia cattura e si arriva all'ultima pagina senza rendersene conto perchè è il modo in cui i personaggi e le loro storie si intrecciano che cambia e fa divertire.
Ed ora si parte in spedizione alla ricerca della pasticceria che ha ispirato il libro.


P.s. Sto cercando di mettere le stelline per fare in modo che anche voi possiate votare la qualità del libro come su Anobii. Ce la posso fare ù.ù

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