venerdì 30 dicembre 2011

Un meme al giorno toglie il medico di torno


Buona sera!

Dopo aver preso un TachiFluDec resuscito brevemente.
Ebbene sì...passato il Natale mia madre mi ha fatto il regalo migliore di sempre, mi ha contagiato, mi ha debilitata, mi ha attaccato l’influenza! Fosse l’influenza normale mi andrebbe anche bene, ma è praticamente una febbre senza avere la temperatura alta. Ora mi ritrovo con il naso screpolato ed un rospetto in gola che proprio non se ne vuole andare.
Maledette poi siano le pubblicità. Ho pregato mia madre di comprarmi TachiFluDec perché in questo periodo ne fanno continuamente la pubblicità in televisione, ma che schifo! Ha un sapore orrendo. Troppo dolce per via del miele e con un retrogusto asprino per via del limone. Bleah! Ma chi testa i farmaci non dice che per quanto facciano bene al corpo fanno veramente schifo?? Perché i farmaci non possono avere tutti il sapore dell’Oki?
Prometto che Lunedì tornerò attiva, non prima perchè al momento le mie facoltà cognitive non mi permettono di scrivere cose sensate :-P

Ma non sono passata per parlare della mia salute cagionevole...
Fragola mi ha lasciato un meme, diciamo che il meme un tormentone che gira su internet (per riassumere ciò che ho imparato leggendo le yahoo answers XD). Si tratta di un questionario su i libri letti quest’anno e mi sono messa subito all’opera per rispondere a tuuuuuuuuuutte le domande.

1. Quanti libri hai letto nel 2011?
Stando a quanto dice Anobii sono ben 81. Mi devo fidare? Forse mi sottovaluto, ma per i miei standard mi sembrano tanti o.o
2. Quanti erano fiction e quanti no?
Se ho fatto bene i conti dovrebbero essere 65 romanzi, un saggio e 15 probabilmente sono libri universitari.
3. Quanti scrittori e quante scrittrici?
27 scrittrici e 39 scrittori. Non ho segnato gli autori dei libri universitari perché non ricordo quali ho studiato :-P
4. Il miglior libro letto?
La moglie dell'uomo che viaggiava nel tempo di Audrej Niffenegger
5. E il più brutto?
L'amante di Marguerite Duras
6. Il libro più vecchio che hai letto?
Ragione e sentimento di Jane Austen pubblicato nel 1811.
7. E il più recente?
Dovrebbe essere E finalmente ti dirò addio di Lauren Oliver pubblicato nel 2010.
8. Qual è il libro con il titolo più lungo?
Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte di Mark Haddon
9. E quello col titolo più corto?
Tiaré di Célestine Hitiura Vaite
10. Quanti libri hai riletto?
Uno solo ed è stato pure un errore :-P Non ho l’abitudine di rileggere i libri, ma essendo un libro preso in biblioteca tempo fa non mi ricordavo di averlo già letto e l’ho ripreso.
11. E quali vorresti rileggere?
Ce ne sono alcuni, ma non credo che lo farò. Ho talmente tanti altri libri da leggere che mi bastano per 10 vite, se mi metto anche a rileggere non finirò mai.
12. I libri più letti dello stesso autore quest'anno?
C’è un pari merito. Ho letto 4 libri di Agatha Christie e 4 di Stefania Bertola *-*
13. Quanti libri scritti da autori italiani?
Ho letto solo 3 autori italiani, che sono Carlo Lucarelli, Chiara Listone e Stefania Bertola (ma lei vale per 4 *-*).
14. E quanti libri letti sono stati presi in biblioteca?
27. Pensavo di più.
15.Dei libri letti quanti erano ebook?
Nessuno. Non ho ancora deciso se comprare l’ereader o meno, infondo con la biblioteca sotto casa che fa prestiti tra biblioteche gratuitamente è come se avessi a disposizione tutti i libri che voglio.

Finish. Ora dovrei passare il testimone a 5 di voi, ma è un numero troppo complicato per me per cui scendo a 3 XD
-Tricheco di Il magico mondo dei libri
- Rowan di Ombre Angeliche
- SiMo di Dreaming Life

venerdì 23 dicembre 2011

Delirio PreNatalizio

Bonne soire!

Spero che questa sera la connessione mi assista.
Il karma cosmico della blogghina per passione mi si è ritorto contro dato che continuavo a dire che avrei postato di mattina e così non facevo. Per ripicca, un pò come succede in My name is Earl, la connessione ha deciso di festeggiare in anticipo il Natale prendendosi ben due serate libere.

Mi è spiaciuto molto aver perso l'appuntamento settimanale con la Lista dei desideri, ma in compenso sento il cuoricino un pò più leggero per quanto riguarda Un giovedì in giallo.
Di giallo ne ho visto veramente poco, o meglio...la metà. Sarà il tema, sarà il periodo, sarà che il mio pensiero vola verso te per raggiungere le immagini scolpite ormai nella coscienza come indelebili emozioni che non posso più scordare e il pensiero andrà a cercare tutte le volte che ti sentirò distante tutte le volte che ti vorrei parlare  per dirti ancora che sei solo tu la cosa che per me è importante...Ma ho accantonato Morire d'estasi di Ngaio Marsh per buttarmi su Ne parliamo a cena di Stefania Bertola.
Spero vivamente in un giro di boa perchè ogni volta che apro Morire d'estasi mi viene l'abbiocco O.O Di questa autrice avevo già letto Morte al pub e mi era veramente piaciuto, sarà Alleyn che non mi piace?
Lo scopriremo solo vivendo!

Sa...vado a risollevarmi il morale buttandomi su una puntata di Psych *-* Il mio sempre e per sempre amore forever. Prima Spencer non mi attraeva più di tanto, lo trovavo spiritoso da morire ma niente di più, ma ora che ha quasi sempre i primi due bottini della camicia sbottonati e lascia intravedere una di quelle collanine da maschietto ho capito che ha il suo perchè *-*


- Direttore delle Cybervolt: Immagino che non sappiate creare un loop nel protocollo D-spaning 38021-Q su un'architettura no wintl?
Shawn: Io con la carta delle cannucce faccio un verme. Oh, e piegando il braccio riesco a fare un sedere.

Gus: Non fare finta che quei due ti interessino, hai accettato questo caso solo perché eri invidioso e volevi cantare nel gruppo.
Shawn: Ok, ammetto che questa cosa mi è passata per la mente. Ma la verità è che mi dispiaceva che tu avessi litigato con delle persone con cui eri così amico. E se questo era successo a voi... potrebbe succedere anche a noi.
Gus: Shawn, ti rendi conto che nessuna delle miriadi di stupide e pericolose bravate che hai fatto negli ultimi quattro anni ci ha fatto litigare? È probabile che non accadrà mai.

mercoledì 21 dicembre 2011

Rubrica: Topo di Biblioteca

Bonne soire!

Che triste giorno è oggi T.T Sono in lutto.
Il fumettaio mi ha detto che siccome non andavo da un pò i fumetti che mi teneva da parte li ha rimessi in vendita T.T Tristezza assoluta. Ha tutte le ragioni per farlo, ovviamente, ed io non gliene faccio una colpa ma non avere più la certezza di trovare la serie completa lì mi ha fatto deprimere. Avevo da parte tutto Sailor Moon, alcuni volumetti di Black Butler e se non ricordo male mi stava tenendo da parte anche Card Captor Sakura T.T Tristezzaaaaaaaaaaaaaa. Però ho preso una decisione. Le serie complete non gliele chiedo più, ma le ordino direttamente sul sito della casa editrice così almeno ho il 30% di sconto >.>
Tzè! Per riprendermi sono andata a fare shopping folle da Bottega Verde e ci ho speso 50 euro, 50 euro che non sono andate nelle tasche del fumettaio ù.ù La vendetta è un piatto che va servito freddo su un piatto viola sbrilluccicoso (come il lucidalabbra in edizione limitata che ho preso *-*) ed al profumo di rose (proprio come il bagnoschiuma che ho ricevuto in dono con una spesa minima di 8€ *-*)

Ma basta con i vaneggiamenti e veniamo a noi.
Per due libri che tornano nelle rispettive biblioteche per festeggiare in casa le festività due se ne aggiungono a casetta mia XD Siccome uno dei due è un giallo rimando la sua presentazione a Giovedì per cui oggi questo spazio è dedicato ad un sempreverde natalizio.

Voto:
Titolo: Un canto di Natale
Autore: Charles Dickens
Traduttore: M. L. Fehr

Editore: Rizzoli (Collana: Bur Extra)
Pagine: 144 Formato: Brossura
Prezzo: 10.00€
Isbn: 9788817045643
Codice bibliotecario: RN 17 DIC

Trama: Una grande storia sulla possibilità di cambiare il proprio destino. Una riflessione sull'equilibrio difficile fra il presente, il passato e il futuro. Una denuncia dello sfruttamento minorile e dell’analfabetismo. Ma soprattutto una favola, una delle più commoventi che siano mai state scritte. Protagonista è il vecchio e tirchio finanziere Ebenezer Scrooge – personaggio che servirà da modello per il Paperon de’ Paperoni disneyano – che nella notte di Natale viene visitato da tre spettri. Lo indurranno a un cambiamento radicale, a una conversione che farà di lui uno dei più grandi personaggi letterari di tutti i tempi. Questo piccolo, amatissimo libro è un un’opera immortale, capace di mantenere inalterata nel tempo la fragranza della propria magia e del proprio spirito. Lo spirito del Natale, dell’infanzia, di ciò che è buono e rassicurante, ma anche prezioso abbastanza da volerlo proteggere a ogni costo.

Il Canto produce sul lettore – di ogni età, di ogni formazione, di ogni provenienza – una commozione inevitabile e universale. È in questo meccanismo a orologeria, sofisticato e infallibile, che sembra nascondersi il segreto del libro. — Gianrico Carofiglio


L'autoreCharles Dickens (Portsmouth, 1812 – Gadshill, 1870) crebbe nelle difficoltà, lavorò in fabbrica, poi divenne stenografo e fu assunto da un giornale. Nel 1836 esordì come scrittore con Il circolo Pickwick. Tra i suoi romanzi, tutti di grande successo, Oliver Twist, David Copperfield, Nicholas Nickleby, Grandi speranze.

Recensione: Anche in questo caso devo dire che l’edizione che ho presentato nella “scheda” non è quella in mio possesso. Il libro è veramente vecchio e fa parte delle edizioni Paoline, Collana I grandi narratori, che online non ho trovato. Dando comunque una rapida occhiata anche ad altre edizioni presenti in biblioteca le traduzioni non si differenziano più di tanto. Può essere in versione Battello a vapore o in un’edizione un po’ più per adulti, ma il testo è sempre scorrevole e quindi può essere apprezzato sia dai grandi che dai piccini.
E’ un libro che prima o poi tutti dovrebbero leggere, forse oggi più di ieri.
Io non credo ai cambiamenti radicali dall’oggi al domani come succede per Scrooge, ma è l’atmosfera che crea lo spirito del Natale passato e del Natale presente che mi ha fatto apprezzare il libro. E’ un Natale diverso quello di Dickens, un Natale dove il regalo più bello è quello di passare un giorno in piena allegria con la famiglia o gli amici, senza il consumismo sfrenato o letterine di Natale che sfociano in una lista della spesa.
Ma dopo aver letto questo libro devono assolutamente seguire due film. Il primo è A Christmas Carol diretto da Robert Zemeckis nel 2009 e che vede come protagonista Jim Carrey. E’ un film d’animazione realizzato con la tecnica Cattura del movimento e vede il nostro caro Jim interpretare ben 4 personaggi: lo scorbutico Scrooge, il confidente Natale passato, il profetico Natale presente ed il silenzioso spirito del Natale futuro. Tuttavia, forse, il più apprezzato è tutt’oggi il disneyano
Canto di Natale di Topolino che vede nei panni del cattivissimo Scrooge un personaggio che senza di lui non poteva nascere, ovvero Paperon de’Paperoni. Per chi non lo sapesse in inglese il nome del nostro caro Paperon è infatti Scrooge McDuck (anche noto come Uncle Scrooge) e l’avarissimo paperotto è appunto stato creato sul modello di Ebenezer Scrooge.


Buona ninna ^^

lunedì 19 dicembre 2011

Rubrica: Blog Notes {1}

Buondì!


La mia prima settimana di blogghina seria si è appena conclusa e sono molto soddisfatta di me stessa ^^ Devo ancora postare di mattina, ma è tutta una tattica per mostrare più avanti i miei progressi XD (L’importante è crederci ù.ù)

Ma veniamo a noi scoprendo gli appuntamenti in agenda. Siccome questa rubrica non è di mia invenzione i ringraziamenti al blog Ombre Angeliche sono doverosi. Ricordo solamente lo scopo di questo post, cioè quello di riassumere gli impegni settimanali del blog (cosa per me utilissima perché io ho la tendenza a rimandare a domani quello che potrei fare oggi :-P).

Teoricamente le cose andranno così:

- Lunedì: Rubrica Blog Notes
- Martedì: Rubrica Topo di biblioteca (+ Recensione)
- Mercoledì: Rubrica Lista dei desideri
- Giovedì: Rubrica Un giovedì in giallo (+ Recensione)
- Venerdì: Rubrica Telefilm Addicted
- Sabato: Test sui libri
- Domenica: Rubrica Non solo libri

Le recensioni saranno: Un canto di Natale di Charles Dickens e Morire d’estasi di Ngaio Marsh. Incrociando le dita la seconda recensione dovrebbe essere proprio quella annunciata :-P
Ma perchè ho detto teoricamente prima di scrivere gli appuntamenti? Perchè ovviamente Sabato, Domenica e Lunedì sono giorni di festa per cui non so bene se riuscirò a postare qualcosa essendo, spero XD, fuori casa. Vorrei programmare la pubblicazione dei messaggi, ma sperimentare perchè è una cosa nuova per me. Buh...Chi vivrà vedrà! E poi è Festa, se non sarò precisa verrò perdonata vero?!?!
(Ho dovuto modificare il messaggio perchè avevo sbagliato i giorni XD)

Incomincio a fare gli occhietti sbrilluccicosi da cucciolotto congedandomi con un Giveaway  *-*
Il libro in palio si trova sul blog di Alice chimera e si tratta di Hunger Games di Suzanna Collins.
E' un libro uscito qualche anno fa, ma la trama mi ha sempre incuriosita per cui ho partecipato più che volentieri. Se volete leggerla e partecipare anche voi vi basterà, come sempre, cliccare sul bannerino qui sotto tenendo presente che il giveaway scade il 31 Dicembre ^^


Rubrica: Non solo libri


Di nuovo io XD

Reduce dall'ultima puntata della stagione di NCIS e di Hawaii Five-0 (e da un pc ballerino) posso finalmente inaugurare la mia rubrica domenicale!!! *-*
E’ da una vita che ci penso quindi credo che questo post farà veramente schifo XD Ho troppe aspettative ed ho già pensato a cosa scrivere per cui quelle belle parole non mi torneranno in mente e mi toccherà scrivere la stessa cosa, ma in modo molto più banale.

Come ha detto mia cugina giusto l’altro giorno i miei interessi principali sono sostanzialmente tre: studiare, leggere ed il punto croce (se lo studio può essere considerato un hobby XD).
Ho una vita, ovviamente, quindi ci dovrebbero essere anche gli amici e l’alcool a fiumi, ma per quanto riguarda gli hobby caserecci mi dedico sostanzialmente a queste tre attività. Da quest’anno ho iniziato anche a sperimentare in cucina, ma siccome non ho mai cucinato per lei non lo poteva sapere :-P

Quindi volevo farvi vedere il regalino che ho fatto per la mia mamma *-*
Mia madre in salotto ha appeso due vecchi quadri, due disegni su papiro in stile egiziano che sono molto comuni, e quindi mi piaceva crearle qualcosa con le mie manine che si abbinasse con questa stanza. Chi si diletta con il punto croce lo avrà sicuramente già visto perché lo schema è di un vecchio numero dei Kit di profilo. Non lo comprai in edicola, ma da una persona che lo rivendeva per cui dovetti ricomprare le matassine (e scelsi le DMC anzichè le Profilo) però fortunatamente non aveva tenuto la tela per se perché è veramente la chicca di questa collana di schemi.
Quindi rullino i tamburi...Tadan!



Ma volete sapere la verità? Ma tutta tutta tutta? Il ricamo gliel’ho regalato l’anno scorso, quest’anno le regalo la tela incorniciata XD Ovviamente non è tutto qui però ^-* Infatti sono indecisa se regalarle Le ricette di casa Clerici (così finalmente capirebbe che lo zenzero esiste) o il libro di Cotto e Mangiato. Vedrò le ricette e quello che mi ispira di più approderà a casa mia :-P Se però qualcuno li ha già visti e vuole darmi un consiglio sono ben accetti. Purtroppo i libri non li legge, o per meglio dire non li regge, quindi altro non le posso comprare o rimarrebbe inutilizzato.

Prima di zompettare a ninna vi lascio un giveaway davvero particolare.Si trova sul blog di Arimi ed Arianna, Non solo romance, e scrivendo una letterina a Babbo Natale potrete scegliere in dono fino a quattro libri. Per saperne di più vi basterà cliccare sul banner qui sotto tenendo presente che il giveaway scadrà la notte del 24 ^^

domenica 18 dicembre 2011

Recensione Vintage: La lettera scarlatta di Nathaniel Hawthorne


Buondì!

Ho rimandato ad oggi la recensione perché ieri sera quando ho tentato di postarla sul blog il pc stava quasi per esplodere. Credo di dover smettere di lasciare il pc acceso giorno e notte, o almeno dovrei spegnerlo ogni tanto XD Vi dico solo che mentre cercavo di aprire un paio di pagine internet ho fatto in tempo a leggere 70 pagine di un libro :-P Purtroppo queste 70 pagine non mi sono bastate per finirlo e quindi ho optato per proporre una recensione vintage.
Dopo aver terminato Quello che ti meriti di Anne Holt ho avuto dei giorni di smarrimento XD Ho iniziato ben 3 libri per la foga di leggere! Mannaggia a me perché io più libri contemporaneamente non li riesco a leggere, inevitabilmente uno prende il sopravvento sugli altri ed ovviamente poi mi tocca iniziare di nuovo gli altri perché non ci capisco più nulla >.>
Comunque la prossima settimana potrete sapere com’è andata a finire XD

Oggi, come dicevo, vi propongo una vecchia recensione che ho postato solo su Anobii. Credo, se non ricordo male, che al momento sia l’unico classico che mi sia veramente piaciuto.

Voto:
Titolo: La lettera scarlatta
Autore: Nathaniel Hawthorne
Traduttore: F. M. Martini

Editore: Newton Compton  (collana Grandi tascabili economici)
Pagine: 160 Formato: Brossura
Prezzo: 6.00€
Isbn: 9788854120549

Trama: La vicenda si svolge nella Boston puritana del sec. XVII. Hester Prinne ha preceduto nel Massachusetts il marito, un anziano scienziato, e ha avuto una figlia, Pearl, da una relazione illegittima. Viene messa alla gogna e condannata a portare sul petto la lettera A (adultera), ritagliata "in un bel panno scarlatto". Rifiuta di dire il nome del suo amante, ma il marito, sotto falso nome, si mette alla ricerca dell'uomo. Riesce a scoprirlo: è il giovane revederendo Dimmesdale, che soffre moltissimo, ma, per orgoglio, non vuole confessare. Pressato dal marito di Hester alla fine confessa pubblicamente la sua colpa, ma stroncato dall'emozione, muore. La lettera scarlatta, libro che rese celebre il nome di Nathaniel Hawthorne, è un mirabile esempio di fusione perfettamente riuscita tra sviluppo tematico-narrativo, delineazione dei personaggi e procedimenti linguistico-stilistici. Hawthorne fa di Ester un personaggio esemplare: mostrando, da un lato, una compartecipazione profonda, ma soffermandosi, dall’altro, in un pensoso e drammatico indugio di fronte alla sua “colpa”, pur condannando l’implacabilità puritana e la violenza moralistico-sociale di cui è vittima.
«Orbene questo straccio scarlatto ché tale ormai era ridotto dal tempo e dall’uso, esaminato con cura, presentava l’aspetto di una lettera.»

L'autoreNathaniel Hawthorne nacque a Salem, nel Massachusetts, nel 1804. Rimasto presto orfano di padre, crebbe nella famiglia della madre. Di carattere schivo e introverso, cominciò giovanissimo a scrivere racconti sulla Nuova Inghilterra puritana. A La lettera scarlatta, il suo capolavoro, seguirono La casa dei sette abbaini, Il romanzo di Valgioiosa, Il fauno di marmo. Morì nel 1864.

Recensione: Prima di tutto devo fare una piccola premessa...Il libro di cui ho inserito i dati non è quello che ho letto io. La mia è una vecchia versione con il prezzo ancora in lire e che non si trova più, per cui ho optato per presentarvi qualcosa di trovabile in giro. Detto ciò:
Devo dire che il libro mi ha preso fin da subito. Non tanto per la storia in se, ma per il modo in cui è scritta. Si vede subito che è un linguaggio più ricercato e non quelle quattro parole ripetute come nei romanzi d'oggi. La storia, come ho accennato poco fa, non è niente di così entusiasmante dato che fin da subito si intuisce chi è il misterioso amante e la fine che poi farà (che tra l’altro capita in modo così anonimo che neanche la lacrimuccia scappa!) C'è da dire che è ammirevole il carattere di Hester. L'ho adorata dal primo momento, da quando sale sul palco della vergogna senza però dar nulla a vedere. Soffrendo in silenzio, ma mostrando agli altri un coraggio da leoni. Riprendendo la sua dignità nonostante quella A che porta sul petto e della quale fa bella mostra invece di vergognarsi e nasconderla. E' anche un bello specchio sulla società che prima condanna e mortifica una persona per poi dimenticarsi totalmente il suo peccato nel momento in cui questa diventi misericordiosa e generosa nonostante tutto il male che le è stato fatto. E' anche molto bello l'aspetto psicologico di Hester soprattutto nei primi capitoli dove si ritrova a vivere da sola con la figlia del peccato che tanto ama, ma che comunque non è altro che un picchio che sa battere solo dove duole il dente! Come la odio quella bambina! Non so come Hester abbia fatto a sopportarla, ma forse la pecca è anche da parte sua dato che vivendo sempre da sole, isolate dalla comunità, avrebbe potuto insegnarle un pò di educazione anzichè lasciarla libera come uno spirito selvaggio. Non si può poi lamentare se non sa stare zitta nei momenti in cui deve, rispondere a modo ed ubbidire.
Però si...Mi è piaciuto veramente tanto *-* Forse anche perchè mi lascia il ricordo di ciò che ho letto, e per la prima volta mi sono segnata delle citazioni che mi hanno colpita, a differenza di molti altri libri.

Citazioni: "Taci, Hester- taci!" rispose il vecchio con fosca severità. "Non mi è concesso perdonare. Non ho il potere di cui tu parli. La mia antica fede, da un pezzo dimenticata, si risveglia in me e mi spiega tutto ciò che facciamo e tutto ciò che soffriamo. Con il tuo primo passo falso tu hai piantato il germe del male, ma da allora tutto è stato un'ineluttabile necessità. Voi che mi avete offeso non siete in peccato se non per effetto di un pregiudizio illusorio; e neppure io che ho strappato a un demonio il suo compito sono demoniaco. E' il nostro destino. Lasciamo che il nero fiore sbocci come può! E adesso va per la tua strada e comportati con quell'uomo come credi."

"Mamma," osservò a un certo momento la piccola Pearl "il sole non ti vuole bene. Scappa e si nasconde perchè ha paura di qualcosa che hai sul petto. Ecco, guarda! Adesso è laggiù che gioca lontano. Tu resta qui che io corro a prenderlo. Non sono che una bambina. Da me non fuggirà perchè io sul petto non porto ancora niente!"

V'era svogliatezza nel suo passo, come s'egli non vedesse motivo di proseguire oltre nè avesse alcun desiderio di farlo ma sarebbe stato felice, amesso che qualcosa potesse renderlo felice, di buttarsi ai piedi dell'albero più vicino e restare così inerte per sempre. Le foglie lo avrebbero ricoperto e il terriccio si sarebbe a poco a poco accumulato a formare un piccolo tumulo sul suo corpo, che contenesse ancora vita o no non gli importava. La morte era qualcosa di troppo definito per essere desiderata o evitata.


venerdì 16 dicembre 2011

Rubrica: Telefilm addicted


Buondì!

Eccomi qui per inaugurare la rubrica Telefilm addicted che mi vedrà commentare i numerosi telefilm di cui faccio scorpacciata ogni giorno. Complice una televisione che non funziona mi ritrovo a vedere sul computer almeno due episodi di telefilm al giorno quindi ho pensato di rendervi partecipi di ciò che trovo. Al momento sono veramente in fissa con Psych, ma non è di questo telefilm che voglio parlare oggi. La serie di oggi non sarà nemmeno Smallville della quale sono arrivata alla nona stagione con molta titubanza e neanche Pretty Little Liars che il mese scorso ha visto il rinnovo per una terza stagione.

Oggi voglio parlare di The Nine Lives of Chloe King che ho scoperto solamente la settimana scorsa quando ho recensito il primo volume di Giovani, carine e bugiarde ed ho pubblicato il link al sito italiano ufficiale. Quando ho sbirciato lì ho trovato un bannerino con l’immagine della protagonista di questa nuova serie tv ispirata ad un’altra serie di libri ed incuriosita ho deciso di cercarla. Ovviamente al momento si trova solamente sottotitolata in italiano perché la serie è ancora inedita (e visto com’è andata non so se mai si troverà sui nostri schermi).

Secondo me la più grande pecca del telefilm è l’episodio pilota, con lui la storia inizia e muore perché viene raccontato praticamente tutto senza lasciar spazio ad un po’ di suspance. Ma è meglio che vada con ordine.
Chloe King è una normalissima ragazza che sta per compiere sedici anni, i più attesi. Parlando con i suoi migliori amici, Amy e Paul, esprime il desiderio di non essere una ragazza poi così normale e di vivere una vita avventurosa. Ovviamente ciò succede di lì a poco. Chloe diventa più agile, sente parlare persone che si trovano molto lontano da lei e le unghie le diventano retrattili ed affilate all’occorrenza. A questi poteri si aggiunge una nuova Chloe, il carattere della ragazza diventa meno timido e si apre all’inaspettato come ad esempio buttarsi sul primo ragazzo che passa (ed anche sul secondo se è per questo). Insomma, acquista sicurezza in se stessa. Con un gesto impulsivo attira anche su di se l’interesse dello sbruffone della scuola, nonché sogno proibito della sua migliore amica, e poco dopo sarà proprio lui e la cugina a salvarle la vita. Uno strano individuo, infatti, segue costantemente Chloe finchè lei non se ne accorge e scappa. Si rifugia su una torre dalla quale viene buttata giù dall’uomo misterioso.
Ovviamente la nostra eroina non muore (altrimenti perché la serie si chiamerebbe Le nove vite di Chloe King?) e, raggiunta dallo sbruffoncello e da sua cugina, scopre la verità. Lei non è una ragazza normale, lei è una discendente della dea gatto Baset, lei è una Mai. Tra l’altro non è neanche una Mai normale, no. Lei è l’unica in grado di salvare la propria razza. Purtroppo ogni pro ha i suoi contro e se acquisisce dei super poteri deve dire addio agli appassionati baci con i ragazzi perché ciò potrebbe ucciderli. Proprio ora che fila con un ragazzo bellissimo...poverina. Ma ovviamente la puntata non poteva finire così. Non poteva farci credere che Brian fosse solo un ragazzo come tanti. Brian in realtà è il figlio dell’uomo che vuole la morte di Chloe. Ora...Sappiamo i suoi poteri, sappiamo che qualcuno vuole ucciderla, sappiamo perché, sappiamo chi e sappiamo dei Mai. Ci dovrebbe incuriosire davvero così tanto sapere come mai il padre di Chloe con un tempismo impressionante si fa vivo proprio poco tempo dopo la sua morte dopo che è sparito per anni, da quando lei era piccola e tra l’altro era stato proprio lui a volerla adottare?

Buh. Dato questo primo episodio non mi stupisce proprio che la serie sia stata cancellata dopo soli 10 episodi. Tra l’altro non mi piacciono neanche gli attori. Tranne Grey Damon, che non mi è nuovo, gli altri membri del cast sono sconosciuti (o almeno lo sono a me che non sono abituata a vedere le serie Disney e/o simili) di cui una parte non sa recitare in modo fluido e l’altra è tanto bella da sembrare finta. Per curiosità vedrò il secondo episodio per capire se la serie migliora, ma sapendo a priori della cancellazione credo di non dovermi fare troppe aspettative.
Per saperne di più, o comunque sentire l’altra campana potete andare sul sito italiano: The Nine Lives Of Chloe King.

Ma questo telefilm non è totalmente estraneo allo scopo del blog, infatti la serie tv è basata su una serie di romanzi scritti da Elizabeth J. Braswell, meglio conosciuta come Liz Braswell, ma non ancora pubblicati in Italia.
L’edizione inglese racchiude tutti e tre i romanzi della serie in un unico libro anche se su Ibs ho trovato The Fallen, primo libro della serie, pubblicato separatamente. 

Rubrica: Un giovedì in giallo + Recensione Quello che ti meriti di Anne Holt


Buona seeeeeeeeeeeeeeera!

Con sommo ritardo intervengo sul blog questa sera. Come vi avevo annunciato questo spazio è dedicato alla rubrica Un giovedì in giallo che ho scoperto grazie al blog L’albero delle gocciole. L’originale prevede l’aggiornamento sulle novità del genere in questione, quindi su gialli, thriller, etc...Nel mio piccolo ho però previsto una modifica, ovvero ho intenzione di leggere un libro sul tema ogni settimana di modo da presentarlo qui e recensirlo.
Per questo motivo oggi mi ritrovo a postare così tardi, perché dovendo pubblicare una recensione dovevo pur terminare il libro XD Fortunatamente il romanzo di cui voglio parlare oggi è molto scorrevole per cui sono riuscita a leggerlo tutto tra ieri ed oggi perché prima non ho avuto un minuto libero!
Questa prima avventura della rubrica mi fa pensare con nostalgia al divanetto rosso della Dandini perché è proprio grazie a lei che ho scoperto questa scrittrice. Mi è rimasta impressa nella mente da quando l’ho vista presentare il suo, allora, nuovo libro: La dea cieca. Ebbene si, in questi due giorni mi sono buttata a capo fitto in un romanzo di Anne Holt.

Voto:
Titolo: Quello che ti meriti
Autore: Anne Holt
Traduttore: Lamberti L.

Editore: Einaudi (Collana: Stile libero big)
Pagine: 422 Formato: Brossura
Prezzo: 16.80€
Isbn:9788806192471

Trama«Non le piaceva camminare da sola.
Però la mamma di Marte era passata a prendere Marte e Silje. Dove andavano non glielo avevano detto.
Le avevano solo fatto ciao con la mano dal lunotto della macchina.
Le farfare avevano bisogno d'acqua. Alcune le erano già appassite sulle dita. Emilie cercò di non stringere troppo il mazzetto. Un fiore cadde a terra e lei si chinò a raccoglierlo.
- Ti chiami Emilie?
L'uomo sorrideva. Emilie lo guardò.
Non c'era nessun altro in vista sul sentiero».

Una dolente, umanissima coppia di detective: l'investigatore Stubø e la criminologa Vik. Lui, che ha appena perso moglie e figlia in un incidente assurdo, sa che l'unico modo per venire a capo del caso dei bambini scomparsi è convincere Vik a partecipare alle indagini. Lei non ne ha proprio voglia, ma non può restare indifferente di fronte al crescente orrore, e alla fine accetta. Non c'è tempo da perdere, almeno finché c'è una speranza.
Quello che ti meriti è il primo di una serie di thriller investigativi che ha attanagliato i lettori di mezzo mondo per il nitore dei personaggi, la sottigliezza psicologica degna delle «grandi» del giallo inglese, il gusto per la precisione e il respiro romanzesco, che alterna i colpi di scena a una comprensione profonda e pietosa della natura umana. In un'atmosfera rarefatta dove, senza accorgersene, dalla prima all'ultima scena si trattiene il respiro.

L'autriceAnne Holt (1958) è la regina assoluta del romanzo del crimine norvegese e scandinavo, ma anche una delle autrici scandinave piú apprezzate dal pubblico e dalla critica di ogni tempo. Oggi si avvia a detronizzare anche i colleghi maschi con il crescente successo delle sue due serie romanzesche - la prima con il personaggio della detective Hanne Wilhelmsen, la seconda con la coppia Vik e Stubø. È una donna con una straordinaria e vasta esperienza lavorativa e umana alle spalle, una conoscenza diretta dei meccanismi investigativi e legali - è stata Procuratore e perfino Ministro della Giustizia.
È nata a Larvik e cresciuta tra Lillestrom e Tromsø in Norvegia. Ha vissuto negli Stati Uniti, a Dallas (proprio negli anni in cui fu ucciso JFK) e nel Maine, dove ha frequentato il liceo. Oggi vive a Oslo con la moglie e la figlia, nata nel 2002. Anne Holt ha lavorato anche come collaboratrice per diversi media e curato una rubrica di calcio, sua grande passione.
Di Anne Holt Einaudi Stile libero ha pubblicato con grande successo nel 2008 il primo libro della serie di Vik e Stubø, Quello che ti meriti (SuperET 2009). Nel 2009 sono usciti i romanzi Non deve accadere (SuperET 2010), La porta chiusa - dove alla coppia Vik e Stubø si affianca la stessa Hanne Wilhelmsen -, nel 2010 La dea cieca (SuperET 2011), vincitore del Premio Riverton per il miglior giallo norvegese dell'anno e il romanzo La vendetta, e nel 2011 L'unico figlio.

Recensione: Questo libro nasce grazie ad un fatto di cronaca realmente accaduto. Un uomo venne condannato all'ergastolo per lo stupro e l’uccisione di una bambina di sette anni a seguito di un processo non equo. Vent'anni dopo un avvocato, una donna, si batté perché gli fosse concessa la grazia, ma l’esito non fu positivo. Anni dopo quando l’avvocato andò a cercare gli atti processuali questi erano spariti e la vicenda si concluse con la scarcerazione inspiegabile di quell'uomo.
Da questi pochi fatti reali prende il via la fantasia di Anne Holt che regala al lettore un romanzo in grado di tenerlo con il fiato sospeso fino alla fine e con la voglia di saperne sempre di più. La storia scorre, vola, sotto gli occhi di chi legge in maniera fluida e incalzante senza mai incappare in punti noiosi o divagazioni che rischiano di non portare a nulla. Forse ciò è dovuto alla scelta del punto di vista, infatti ad ogni capitolo la narrazione viene filtrata attraverso gli occhi di uno dei protagonisti della vicenda; Emilie, Johanne, Yngvar, l’assassino, ed altre due persone che hanno il loro ruolo nella storia.
Al tema forte, che colpisce dritto allo stomaco dato che le vittime sono le più innocenti tra tutte, si contrappongono i caratteri sensibili dei nostri protagonisti, di Johanne Vik e Yngvar Stubø che non si arrendono davanti all’ipotesi più semplice o alla credenza delle masse. E’ l’istinto che detta le loro mosse ed anche se a volte rischia di prendere troppo il sopravvento l’uno sa aiutare l’altro a ritornare in carreggiata, a pensare a 360°, a non escludere niente a priori senza prove concrete.
L’analisi psicologica di Johanne mi ha fatto venire in mente più volte Criminal Minds ed a differenza del telefilm del libro apprezzo la maggiore verosimiglianza del tempo trascorso. Per trovare un abile assassino, infatti, passa più di un mese.
E per rimanere in tema televisivo posso aggiungere che sul finale inevitabilmente si pensa a La promessa di Sean Penn (tratto dall’omonimo libro scritto da Dürrenmatt) anche se non si rimane con l’amaro in bocca dato che l’identità del colpevole viene comunque svelata.
Mi fermo qui perché con i gialli ho sempre paura di far danni XD
Non mi resta che augurare buona lettura!

Recensione in 4 parole: Nella sfortuna una fortuna.
Pagina 99
Qui un video dove la scrittrice si racconta: Anne Holt Multimedia Einaudi

mercoledì 14 dicembre 2011

Rubrica: Lista dei desideri {1}


Buondì!

Devo dire che questo giorno dedicato alla rubrica Lista dei desideri cade proprio a pennello! Come dicevo questa non è una rubrica di mia invenzione, ma l'ho scopiazzata dal blog I miei sogni tra le pagine ed ha lo scopo di presentare i libri che vorrei leggere e/o possedere.
Ma torniamo a me XD Dovete sapere che quando accedo ad internet le prime tre cose che faccio sono: loggarmi per leggere le mail, loggarmi su Anobii e loggarmi su BookMooch (e poi tutto il resto XD). Quando sulla mail ho visto una notifica di Anobii che mi avvertiva di un messaggio lasciato nella shoutbox da Fazi Editore sono mezza saltata sulla sedia. Cosa mai vorrà la Fazi Editore da me?  Non che non possa contattarmi è ovvio, ma non avendo mai scritto io a loro e loro a me la cosa mi sembrava strana. Perciò cooooooooooooooooorro nella bacheca su Anobii per leggere il commento ed ancora ora ho il sorriso stampato in faccia.
Giuro, non ho mai atteso il seguito di una serie così tanto per cui non posso non mettere nella lista dei desideri:

Titolo: Stolen - Figlia della luna
Autore: Kelley Armstrong

Editore: Fazi Editore (Collana: Lain)

Pagine: 464 Formato: Rilegato
Prezzo: 16.00€
Isbn: 9788876251054

Data di uscita: 12 Gennaio 2012

Trama: Stonehaven, Stato di New York. Sotto la superficie della realtà ordinaria si annida un misterioso universo magico popolato da creature soprannaturali: licantropi, streghe, vampiri. Questo è l’universo di Kelley Armstrong e delle sue irriducibili protagoniste della serie Donne dell’altro mondo.
Ed è qui che vive Elena Michaels, l’unica donna licantropo esistente. Elena è tornata da Clay, il suo compagno mannaro al cui amore si era finalmente arresa in Bitten. Ora il suo compito è monitorare il web per assicurarsi che i “bastardi”, licantropi che non appartengono al Branco, non attirino troppo l’attenzione su di sé rivelando al mondo l’esistenza della razza mannara. Tutto sembra filare liscio, finché, sul sito believe.com,
Elena non s’imbatte in un post solo all’apparenza bizzarro: «Licantropi. Vendonsi preziose informazioni».
Dietro la pubblicazione ci sono due potenti streghe, Paige e Ruth Winterbourne, che tentano di avvertirla: Ty Winsloe, un magnate della rete, sta infatti mettendo insieme una collezione privata di specie dotate di poteri paranormali (sciamani, vampiri, streghe e lupi mannari). Le cattura e le tiene segregate in un bunker sotterraneo per tentare di distillarne le qualità magiche e venderle, poi, al miglior offerente. Anche Elena cadrà nella rete, ma la sua eccezionale tempra le darà la forza di liberarsi e accettare, finalmente, la sua natura di licantropo.
Stolen è la storia di un’evasione mozzafiato, arricchita da singolari elementi fantasy. Azione e un pizzico d’intrigante cultura “mannara” sono gli ingredienti che Kelley Armstrong combina nella fisionomia di Elena: un’eroina dai modi ruvidi, a volte irriverenti, ma così seducente che cattura il lettore e lo spinge a seguirla, di episodio in episodio, in un’avventura sempre fuori dall’ordinario.

L'autriceKelley Armstrong è l’autrice della serie bestseller Women of the Otherworld e dell’acclamata trilogia Darkest Powers, in uscita per Fazi Editore nel 2011. Vive con il marito e i tre figli nella campagna dell’Ontario, in Canada.
Acclamata da autrici di culto come Charlaine Harris e Melissa Marr, tra le capostipiti del genere paranormal romance, Kelley Armstrong vanta in Italia un folto numero di fan che ne hanno richiesto la pubblicazione attraverso una petizione on line. 

Estratto
Per saperne di più

Ma non è finita qui. Neanche farlo apposta ieri sera avevo già in mente di mettere nella Lista dei desideri del blog un altro libro della Fazi Editore. Si tratta di Warm Bodies di Isaac Marion. Non chiedetemi il perché. Da quando ho visto questo libro circolare sui vari blog a pelle ho sentito il bisogno di volerlo. Ad oggi non so la trama e non ho letto una recensione in merito, non ho visto neanche le stelline su Anobii, ma buh...E’ scattata la scintilla tra di noi XD Ed oggi, insieme ai miei lettori, spero, leggerò per la prima volta la trama di questo libro dato che dovendo pubblicarla qui sul blog l’occhio cade XD


Titolo: Warm Bodies
Autore: Isaac Marion

Editore: Fazi Editore (Collana: Lain)

Pagine: 280 Formato: Brossura
Prezzo: 14.50€
Isbn: 9788876251221


Trama: R è un ragazzo in piena crisi esistenziale: è uno zombie. Non ha ricordi né identità, non gli batte più il cuore e non sente il sapore dei cibi, ma nutre molti sogni. La sua capacità di comunicare col mondo è ridotta a poche, stentate sillabe, ma dentro di lui sopravvive un intero universo di emozioni. Un giorno, mentre ne divora il cervello, R assaggia i ricordi di un ragazzo. Di lì a poco, per lui cambierà ogni cosa; intreccia una relazione con la ragazza della sua vittima, Julie, e sarà per lui un’esplosione di colori nel paesaggio grigio e monotono che lo circonda. Perché l’amore per lei lo trasformerà in un uomo (e in un morto) diverso, più combattivo e consapevole. Di qui avranno inizio una guerra feroce contro i suoi compagni d’un tempo e una rinascita dalle conseguenze inimmaginabili. 
Divertente, dark, Warm Bodies esplora cosa accade quando il freddo cuore di uno zombie viene tentato dal calore dell'amore umano. Romanzo d’esordio acclamato in America e nel Regno Unito, arriva in Italia Ia storia di uno zombie atipico, amato da autori come Stephenie Meyer, Josh Bazell e Audrey Niffenegger. I diritti di traduzione sono stati già acquisiti da 18 paesi. Stephenie Meyer è la più grande supporter di questo romanzo, tanto da averne fatto acquisire i diritti alla Summit Entertainment, la stessa casa di produzione cinematografica della saga di Twilight. Il film, già in lavorazione, avrà come protagonista Nicholas Hoult (New Moon, About a Boy, A Single Man, X-Men – L’inizio).

L'autore: Isaac Marion, nato nel 1981 in una remota cittadina dello Stato di Washington, vive da sempre a Seattle. Per sopravvivere ha svolto decine di lavori (per lo più improbabili) fino a quando un suo racconto, I Am a Zombie Filled with Love, non è diventato la short story più cliccata d’America dando vita al progetto di Warm Bodies. Personaggio eclettico, Marion è pittore e musicista per passione. Il suo sito è www.burninbuiliding.com  


Ieri sera però non vi ho detto la cosa più importante!!!
Ho vinto un giveawayyyyyyyyyyyyyyy *-* Ancora non ci credo ad essere sincera! Ma Sara Booklover di Il regno magico dei libri mi ha mandato una mail ed ho commentato il post nel quale si annunciava la mia vincita per cui deve essere proprio vero!!! Il libro in questione è La rabdomante di Bradford Morrow. Per leggere la recensione di Sara Booklover vi basterà andare qui.

Bye bye ^^

Rubrica: Topo di Biblioteca


Bonne soire!

Ed un altro giorno se n’è andato e mi ha vista perennemente fuori casa.
Sono tornata circa due orette fa con un fortissimo mal di testa, ma imperterrita la rubrichetta nuova la voglio inaugurare!

Grazie alla bacheca di blogger, come vi dicevo ieri, ho la possibilità di vedere gli aggiornamenti sui vari blog ed ogni settimana, al sabato, leggo di una rubrica intitolata In my mailbox. Lo scopo di questa rubrica è presentare ai lettori del blog i nuovi libri acquistati, scambiati o ricevuti in dono.
Ma io mi sono detta: Ed io cosa faccio dato che, ormai, compro un libro ogni morto di papa ed anche gli scambi sono saltuari?
Mi guardo a destra, mi guardo a sinistra e l’occhietto cade proprio su quel libro. Quel libro non mio che sulla costola porta una targhetta identificativa.
Bam! Idea!
In questa rubrica, quindi, avrò il piacere di presentarvi i libri che prenderò in prestito dalla biblioteca e sempre in questo spazio recensirò questi libri una volta letti. Devo dire che da quando ho scoperto di avere una biblioteca proprio sotto casa sono la persona più felice del mondo XD Tra l’altro fa parte di un sistema che permette lo scambio tra biblioteche aggratis! Quindi è come dire che ho a disposizione tutti i libri del mondo, basta chiedere *-*
Ora come ora in casa ho ben 5 libri presi in prestito. Spero vivamente che la prossima settimana me ne arrivino altri 2 che ho prenotato e tra l’altro domani andrò in un’altra biblioteca che non fa parte del sistema per cercare Canto di Natale di Dickens. Penso che lo spazio dedicato a questa rubrica sia ben speso no? XD

Ma veniamo a noi. Il libro che voglio proporre questa settimana è il seguito di un romanzo di Vaite Célestine Hitiura che ho letto quest’estate.

Titolo: Tiaré
Autore: Vaite Célestine Hitiura
Traduttore: Colombo A.; Frezza Pavese P.


Editore: Mondadori (Collana: Omnibus)
Pagine: 246 Formato: Rilegato
Prezzo: 17.00€
Isbn:9788804553175
Codice bibliotecario: 823.92 Vai.2

Trama: Materena... l'irresistibile Materena, protagonista de "Il fiore del Frangipani", la tahitiana che parla al cuore di tutte le donne, torna in questo secondo romanzo e racconta le sue disavventure con il marito. Considerato da tutti "un grosso zero"; Pito Tehana è davvero un fannullone, esce spesso con gli amici, non si cura dei figli... Non è capace neanche di celebrare degnamente il successo di Materena, che non solo è un'ottima moglie e una madre esemplare, ma è diventata la vera celebrità sull'isola, la star della radio locale. Le sue ascoltatrici si identificano con lei e le confidano i loro problemi, e in famiglia tutti sono orgogliosi e felici del suo successo. Tutti tranne Pito, secondo il quale "ci sono altri modi per festeggiare la moglie". Nessuno sarebbe dunque sorpreso se Materena, un bel giorno, decidesse di lasciarlo. Un'eventualità a cui comincia a pensare seriamente quando lui, ubriaco, la offende ripetutamente, e per di più senza neppure rendersene conto. Ma essere tahitiani significa anche essere diplomatici con i membri della propria famiglia, e l'arrivo inaspettato di una nipotina concede a Pito la possibilità di riscattarsi e dimostrare che un uomo può cercare di cambiare, se gli si dà una seconda possibilità, sempre che lui sia abbastanza intelligente da coglierla. Dalla lontana ed esotica Polinesia, con la sua voce fresca e davvero autentica, Célestine Hitiura Vaite si conferma un'autrice originalissima nel panorama della narrativa femminile internazionale.
"Storia del marito che non meritava sua moglie"

L'autrice: Nata a Tahiti, l'affascinante polinesiana Célestine Hitiura Vaite si è trasferita giovanissima in Australia dove vive con la famiglia e i figli. Dopo Il fiore del frangipani (2005), Tiaré è il secondo di una serie di romanzi che grazie a un rapido passaparola hanno ottenuto un grande successo di pubblico nel paese d'origine, uscendo poi dai confini locali e diventando un vero e proprio caso presso gli editori di tutto il mondo.

Della stessa autrice:
Titolo: Il fiore del frangipani
Traduttore: Colombo A.; Frezza Pavese P.

Editore: Mondadori (Collana Omnibus)
Pagine: 271 Formato: Rilegato
Prezzo: 15.00€
Isbn:9788804546689

Trama: A Tahiti ci sono cose che non cambiano mai: donne che cercano l'amore, uomini che rifuggono le responsabilità, suoceri impiccioni, figli che combinano guai, problemi finanziari... Ma non è così un po' ovunque? Materena, di professione cameriera, vive con il poco affidabile Pito e i figli. Lavoratrice instancabile e dotata di grande buon senso, la forte e leale Materena diventa presto il punto di riferimento delle donne dell'isola, che corrono da lei a confidarsi e a chiedere consigli. Perché Materena ha una parola buona per tutte e la giusta soluzione a portata di mano. Solo sua figlia Leilani le dà filo da torcere, e la sua educazione rappresenta una vera sfida. Ma il segreto di Materena è non abbattersi di fronte agli imprevisti che la vita riserva.

martedì 13 dicembre 2011

Rubrica: Blog Notes

Bonne soire!

Eccomi di ritorno tutta bella pimpante dopo aver recuperato il sonno arretrato oggi pomeriggio ù.ù Non ho più l’età per uscire il sabato e la domenica per poi svegliarmi presto la mattina XD Ma per un grassopher o grasshopper che dir si voglia (liquore alla menta, crema di latte e crema di cacao) si fa questo ed altro perché è la cosa più buona che abbia mai bevuto *-* E se devo dirvela tutta mi sono veramente pentita di non aver fatto il bis. In più il bicchiere dove lo servono è bellissimo. Non è il classico bicchiere da cocktail estivo pieno di ghiaccio e nient’altro, ma la classica coppetta da cocktails. Ora so che in estate prenderò Mojito a tutto spiano ed in inverno il Grasshopper *ç*
Ma torniamo a noi e lasciamo perdere la parte di me che dovrebbe farsi un giro dagli alcolisti anonimi XD

Sapete qual è la cosa positiva dei giveaways? E’ diventare follower dei blog per cui nella bacheca di blogger appaiono tutti i post che le varie persone pubblicano sui loro diari virtuali. In questo modo ho scoperto il giochino delle 15 domande del mio post precedente. E sembra farlo apposta, ma ho trovato questa rubrica proprio sul blog Ombre Angeliche. Avevo in mente di fare una cosa simile anche io quindi trovare un progetto già esposto fa sempre piacere :-P

Lo scopo della rubrica Blog Notes è quello di riassumere gli impegni settimanali del blog. Per me diventerà una cosa utilissima così avrò delle scadenze e non lascerò tutto al caso (come avrete notato domenica ho saltato la prima puntata della mia rubrica Non solo libri che avevo già annunciato “a bassa voce”). Un altro punto molto utile per me sarà quello di pubblicarla la mattina così dovrò...alzarmi (per la gioia di mia madre)!!!

Pronti...Partenza...Via:

- Lunedì: Rubrica Blog Notes
- Martedì: Rubrica Topo di biblioteca
- Mercoledì: Rubrica Lista dei desideri
- Giovedì: Rubrica Un giovedì in giallo (+ Recensione)
- Venerdì: Rubrica Telefilm Addicted
- Sabato: Recensione o Recensione vintage
- Domenica: Rubrica Non solo libri + Il punto della settimana

La recensione della settimana: Quello che ti meriti di Anne Holt. La seconda la pubblico a sorpresa perché dipende se trovo il libro in biblioteca o meno XD

Tranne la rubrica Un giovedì in giallo, che ho visto una volta sul blog L’albero delle gocciole, e la Rubrica Lista dei desideri, trovata in I miei sogni tra le pagine, le altre le ho ideate in questi giorni oppure in questo preciso istante per cui sono tutte delle novità che vi presenterò a tempo debito ^^

Mi congedo con un paio di giveaways.
Il primo libro in palio è dedicato ad uno speciale Da libro a film e si tratta di Beastly la cui autrice è Alex Flinn. Quest’estate, infatti, è uscito il film ispirato al libro diretto da Daniel Barnz che vede nei panni della Bestia l’attore Alex Pettyfer ed in quelli della Bella Vanessa Hudgens. Basterà cliccare sul bannerino dedicato al libro per essere catapultati alla pagine del giveaway, ma fate in fretta perché scade...oggi! Il secondo libro invece è La cucina degli ingredienti magici di Jael Mc Henry ed edito da Corbaccio . Per questo libro avrete tempo fino al 14 Dicembre e per parteciparvi dovrete risolvere un bellissimo quiz. Si tratta dell’ormai famoso “trova le differenze”. Io ne ho scovate 7, e voi?


sabato 10 dicembre 2011

Recensione: Piccoli suicidi tra amici di Arto Paasilinna

Ed invece no. Non sono andata al supermercato per cui prima di tutto morirò di fame, ma in secondo luogo sono riuscita a scrivere oggi la recensione del libro!

Voto:
Titolo: Piccoli suicidi tra amici
Autore: Arto Paasilinna
Traduttore: M. A. Iannella, N. Rainò

Editore: Iperborea
Pagine: 272 Formato: Brossura
Prezzo: 14.00€
Isbn:9788870911398

Trama: Ci sono momenti in cui i ripetuti insuccessi, un matrimonio a rotoli, lo stress, la solitudine sembrano davvero troppo per conservare la voglia di vivere: non è meglio farla finita e andarsene da questo mondo che pare sempre meno “un luogo adatto all’uomo”? Seduto sui gradini di casa con una bottiglia di birra in mano, il direttore Onni Rellon
en, imprenditore fallito, decide di dire basta a “quel suo vivacchiare privo di senso”. Ma cosa succede se il fienile scelto per “il botto finale” è già occupato da un colonnello a riposo risoluto a mettere fine ai suoi giorni? Non ci saranno anche molti altri nelle stesse condizioni, con cui varrebbe la pena di spartire timori, rischi e spese, per un dignitoso suicidio collettivo? E così, caricati sulla Saetta della Morte, lussuoso pullman dotato dei più desiderabili comfort, trentatré selezionati aspiranti suicidi partono per un viaggio che li porterà da un capo all’altro dell’Europa alla ricerca del migliore strapiombo da cui lanciarsi nel vuoto. Sotto il comando del colonnello Kemppainen, frustrato da un’epoca “così profondamente pacifica”, con l’assistenza di Rellonen e della fidata vicepreside Helena Puusaari, conturbante trentacinquenne dai capelli rossi con l’hobby di struggenti passeggiate nei cimiteri, la Libera Associazione Morituri Anonimi raccoglie i più disparati e folli personaggi, decisi, come il Vatanen dell’Anno della Lepre, a tagliare tutti i legami di un’esistenza che li ha delusi e maltrattati, per la libera avventura di un fatale Grand Tour, che diventerà presto il più gioioso manifesto della voglia di vivere. Dalle falesie di Capo Nord ai burroni del Furka, fino all’estrema punta dell’Algarve, tra spericolate avventure, amicizie, solidarietà e nuovi amori, la banda degli apprendisti suicidi sarà immancabilmente raggiunta dall’irriducibile nemico da cui ha tentato di fuggire: la vita. Perché “si può scherzare con la morte, ma con la vita no. Evviva!” Parola di Paasilinna.

L'autore: Ex guardiaboschi, ex giornalista, ex poeta, Arto Paasilinna è nato a Kittilä nel 1942. Autore di culto in Finlandia, è molto amato anche all’estero per il travolgente humour e la capacità di raccontare ridendo anche le storie più tragiche. Dopo L’anno della lepre, che ha superato le 100mila copie in Italia, Iperborea ha pubblicato altri nove romanzi.

Recensione: Vorrei iniziare dicendo che desidererei per Natale una casa sul lago solo per poter avere un Lago dell’Ebbro tutto mio *-* Nel libro l’imprenditore Onni Rellonen possiede una casa sul lago, appunto, ed un po’ per caso con gli altri inquilini vista lago è nata una strana tradizione: ogni bottiglia di liquore aperta viene consumata per 2/3, richiusa e gettata poi nel lago. La bottiglia ovviamente viaggerà sulla superficie dell’acqua finchè non approderà nei pressi di una casa e così il fortunato potrà scolarsi il restante terzo di liquore. Ma non immaginatevi alcolici scadenti miei cari, perché i finlandesi mica abbandonano le schifezze, solo perle.
Detto ciò posso recensire il libro liberamente :-P
Come noterete al libro ho dato dapprima 4 stelline. Ad un giorno dalla scelta del gradimento ho
potuto riformulare un po’ i miei pensieri per capire come mai gli abbia dato queste 4 stelline soprattutto perché, volendo corredare la recensione di un dato reale sui suicidi in Finlandia, ho trovato un articolo interessante in merito che mi ha scombussolato il gradimento. Il motivo di un voto così alto penso che sia dovuto al fatto che il libro è ben scritto, ma dopo aver letto i primi tre libri della Gleason sulle cronache dei Gardella tutto risulta bellissimo, e che comunque si legge con piacere. Ho già letto tempo fa questo libro, ma ho sentito il bisogno di rileggerlo prima di tutto perché me ne ero già dimenticata metà e poi perchè dopo aver letto Le vergini suicide di Eugenides mi sono interessata a questo tema (Tra l’altro ho pure scoperto che mi ricordavo un finale diverso!) .
La pecca di Piccoli suicidi tra amici è che il problema di un paese è stato in qualche modo ridicolizzato quando invece poteva essere trattato con meno leggerezza.
Ma prima a quale articolo mi riferivo? A Finlandia: in bilico tra welfare e suicidi pubblicato su
Cafebabel di cui riporto un estratto:

Le piaghe dell’alcolismo e dei suicidi
Poi c’è il problema dei senzatetto e della criminalità: nel 2009, il tasso di omicidi era di 2,1 morti ogni 100.000 persone. Il più alto, a pari merito con Portogallo e Scozia, secondo il Daily Telegraph. Non meno importante è il fenomeno della violenza verso le donne: più del 40% di loro sono costrette a difendersi da atti violenti. Un problema, questo, forse collegato all’alcolismo, che nel 2006 è stata la prima causa di morte, e che costa alla società un sacco di soldi. A questi si aggiungono le spese per la cura della salute mentale dei cittadini: il numero dei suicidi è talmente elevato, che, nel 2008, laFinlandia figurava tra i primi cinque dell’Ue… non direi, quindi, che il paese sia al primo posto dal punto di vista del benessere psicofisico.

Facendo un confronto con questi dati nel libro i Morituri Anonimi, così si definiscono i membri della comitiva di aspiranti suicidi, li rispecchiano in pieno. Tra le trenta persone presenti sul pullman un episodio ben chiaro ci fa vedere come una donna venga puntualmente maltrattata d
al marito e solo l’arrivo dei Morituri Anonimi ha salvato questa povera donna. Non la polizia, non i vicini, non i figli. Contando i pochi membri che optano per il suicidio a causa di un’ingente perdita di denaro poi gli altri membri della comitiva, invece, hanno bene o male quasi tutti dei disturbi di natura mentale quali psicosi e depressione. Bazzicando sempre sullo stesso sito ho dedotto che probabilmente ciò sia dovuto ad una specifica depressione, la SAD (Seasonal Affective Disorder), che colpisce i finlandesi e gli abitanti dei paesi nordici a causa della scarsa presenza di luce. Infatti se ci si fa caso nel libro il gruppo inizia a sentirsi meglio una volta abbandonato il nord (ovviamente non dico che nella realtà il cambiamento sia così rapido).
Sarò fatta male, ma ora che ho scoperto tutto ciò avrei preferito che fosse stato l’autore stesso a spiegarmelo invece così mi appare solamente come un romanzo che ironizza su qualcosa di più profondo.
Sapete cosa vi dico? Io da 4 stelline passo a 3. Anzi, 3 e mezzo perché non voglio essere cattiva.
Ovviamente non demordo e L'anno della lepre lo leggerò ugualmente!

Recensione in 4 parole: La morte può attendere.


Dello stesso autore:
Titolo: L'anno della lepre
Traduttore: E. Boella

Editore: Iperborea
Pagine: 208 Formato: Brossura
Prezzo: 13.00€
Isbn:9788870910407

Trama: Giornalista quarantenne a Helsinki, Vatanen ha raggiunto quel momento dell’esistenza in cui di colpo ci si chiede quel “ma perché” che si è cercato sempre di reprimere, nascondendo a se stessi e agli altri che quel grigiore a cui si è arrivati a furia di rinunciare ai sogni, di accettare compromessi, di rassegnarsi al logoramento delle amicizie, del lavoro, degli amori, quel qualcosa in cui siamo rimasti impigliati e in cui non ci riconosciamo, è in realtà la nostra vita. Una sera, tornando in macchina da un servizio fuori città con un amico fotografo, investe una lepre, che fugge ferita nella campagna. Vatanen scende dall’automobile, la trova, la cura e, sordo ai richiami dell’amico, sparisce con lei nei boschi intorno. Da quel momento inizia il racconto delle svariate, stravaganti, spesso esilaranti peripezie di Vatanen, trasformato in un vagabondo che parte all’avventura, on the road, un wanderer senza fretta e senza meta attraverso la società e la natura, in mezzo alle selvagge foreste del Nord e alle imprevedibili reti della burocrazia, sempre accompagnato dalla sua lepre come irrinunciabile talismano. E la sua divertente e paradossale fuga dal passato diventa un viaggio iniziatico verso la libertà, la scoperta che la vita può essere reinventata ogni momento e che, se la felicità è per natura anarchica e sovversiva, si può anche provare ad avere il coraggio di inseguirla. Un libro-culto nei paesi nordi- ci che ha creato un genere nuovo: il romanzo umoristico-ecologico.

Descriviti con i titoli dei libri

In attesa di Domenica che mi vedrà pubblicare la recensione di Piccoli suicidi tra amici di Arto Paasilinna (oggi esco; prima spesa e poi andrò in coma etilico ù.ù) insieme alla mia rubrica Non solo libri dove ho in mente di riportare tutto ciò di non libresco che mi succede durante la settimana mi fa piacere riportare un giochino trovato sul blog Ombre angeliche. Siccome su Anobii, in un gruppo di sfide di lettura a cui sono iscritta, c’era qualcosa di molto simile mi permetto di modificare un po’ le regole sul modo di rispondere. Da quanto ho capito si può rispondere con qualsiasi titolo di libro, ma a me farebbe piacere riuscirci con i titoli dei libri che ho letto quest’anno.

Proviamo! *-*

1. Sei maschio o femmina? La signora delle camelie (Alexandre Dumas)
2. Descriviti: Giovani, carine e bugiarde (Sara Shepard) (Perché sono modesta e perché essendo gemelli ho la doppia personalità :-P)
3. Cosa provano le persone quando stanno con te? Ragione e sentimento (Jane Austen)
4. Descrivi la tua relazione precedente: Finchè divorzio non ci separi (Kathy Lette)
5. Descrivi la tua relazione corrente: Non lasciarmi (Kazuo Ishiguro)
6. Dove vorresti trovarti? Il castello errante di Howl (Diana Wynne Jones)
7. Come ti senti nei riguardi dell'amore? Stupore e tremori (Amélie Nothomb)
8. Come descriveresti la tua vita? Unico indizio: La luna piena (Stephen King)
9. Che cosa chiederesti se avessi a disposizione un solo desiderio? Visto per Shanghai (Qiu Xiaolong)
10. Di' qualcosa di saggio: L'uomo che scambiò sua moglie per un cappello (Oliver Sacks) (E qui scatta il doppio senso ù.ù)
11. Una musica: La febbre dell'ottone (Ellery Queen) (Gli strumenti a fiato sono generalmente ottoni)
12. Chi o cosa temi? La rivolta dei vampiri (Colleen Gleason)
13. Un rimpianto: L'amante (Marguerite Duras)
14. Un consiglio per chi è più giovane: Fuga senza fine (Joseph Roth)
15. Da evitare accuratamente: La casa degli inganni (James Patterson)

E le vostre risposte quali sono? ^^

P.s. Io ribadisco che, per quanto bellissimo, il mio template mi boicotta troppe cose ù.ù

mercoledì 7 dicembre 2011

Recensione Vintage: Giovani, carine e bugiarde di Sara Shepard

Cos'è una recensione vintage?
E' la recensione di un libro che ho letto tempo fa e che ho probabilmente recensito su Anobii, ma non qui sul blog. Perchè dico probabilmente? Perchè su Anobii non ho inserito dei commenti per ogni libro, in alcuni casi lasciavo solo le stelline, o perchè ho lasciato proprio due righe senz'anima. Quindi scriverò totalmente o metterò un pò più di spirito in questi miei vecchi pensieri.
Perchè ho utilizzato il termine vintage? Perchè fa più fiQuo vintage di riciclata XD

Voto:
Titolo: Giovani, carine e bugiarde
Autrice: Sara Shepard
Traduttore: E. Piccini

Editore: Newton Compton (Collana Anagramma)
Pagine: 256 Formato: Brossura
Prezzo: 12.90€
Isbn:9788854124776

Trama: Philadelphia. Nel quartiere esclusivo di Rosewood, quattro ragazze vivono tranquille tra manicure, pettegolezzi e problemi d’amore. L’intellettuale Aria ha una storia con il suo professore; Hanna, fashionist incallita, è sempre a caccia di vestiti e accessori; la raffinata Spencer vede in segreto il fidanzato di sua sorella, mentre Emily è alle prese con una strana attrazione per una nuova compagna di classe. Ma queste quattro amiche dall’aria così ingenua e fragile in passato hanno davvero esagerato con i loro diabolici “scherzetti”, capeggiate da Alison, la leader del gruppo improvvisamente scomparsa tre anni prima. E quando iniziano a ricevere inquietanti messaggi con una misteriosa firma, una semplice A, cominciano a sospettare che qualcuno che conosce tutti i loro segreti sia tornato. È senz’altro Alison, che non vede l’ora di rovinare la vita alle sue ex compagne…

L'autore: Sara Shepard è cresciuta a Philadelphia, dove è ambientata la serie Giovani, carine e bugiarde, che ha riscosso un clamoroso successo in America ed è diventata una serie televisiva. Ha studiato alla New York University e al Brooklyn College e attualmente vive a Tucson, Arizona. Per saperne di più: prettylittleliars.it e prettylittleliarsitalia.it


Recensione: Mi sono avvicinata a questa serie guardando la prima stagione di Pretty Little Liars. In realtà non sapevo quasi nulla dell’autrice e del successo che ha avuto in America, ma essendo troppo curiosa di sapere chi è A. ho comprato il libro. Decisamente ci si rovina il libro guardando prima la serie tv, per il semplice motivo che bene o male le situazioni sono molto simili. Dei piccoli cambiamenti ci sono, come il colore dei capelli, il lavoro della madre di Hanna, ed una situazione che prevede un laghetto che nel telefilm non c’è, ma non sono dei cambiamenti così drastici da smorzare il senso di deja-vu. In più la prima stagione della serie tv va molto più avanti rispetto al libro, che secondo me è basata sui primi due o tre romanzi perché le vicende narrate in questo primo libro comprendono fatti che accadono solamente nei primi episodi.

Ma veniamo al libro.
Il romanzo comincia con uno sguardo sul passato, rivivendo il giorno in cui Alison, la leader del gruppo, scompare dopo aver litigato con le sue amiche.
Tre anni dopo qualcuno compra la vecchia casa dei DiLaurentis, i genitori di Alison, e così gli eventi sembrano mettersi in moto in primis per Emily la cui madre facendo parte del comitato
di benvenuto di Rosewood la invita a salutare i nuovi arrivati. Emily conosce così Maya con la quale si trova a suo agio fin da subito. Il passaggio di canna fa intuire subito al lettore il segreto di Emily, un segreto che fino ad allora conosceva solo Alison.
Aria Montgomery riassapora l’aria di Rosewood dopo aver trascorso gli ultimi due anni in Islanda con i genitori. Ufficialmente la famiglia si è dovuta trasferire a causa di un documentario sull’arte scandinava al quale il padre di Aria, Byron, doveva lavorare. Ma Alison sapeva il vero motivo. Il motivo ufficioso, quello inconfessabile. Ma si sa...Tale padre, tale figlia e ben presto Aria si troverà a nascondere qualcosa di molto simile. Troppo annoiata per aspettare il fratello si rifugia in un bar e lì, con un ragazzo molto bello, dà sfoggio di tutta la sua maturità acquisita in Europa. Purtroppo tutte le cose belle hanno un prezzo ed il primo giorno di scuola Aria scoprirà che i bei ragazzi non si trovano solo al bancone di un bar, ma anche dietro ad una cattedra.
Hanna, invece, dopo un’infanzia un po’ pienotta scopre tutti i vantaggi di un corpo ammirabile. Fashionista incallita agli occhi dei compagni appare sempre alla moda insieme alla sua amica Mona, ma non sempre tutto ciò che indossano è accompagnato da uno scontrino. Lo sa bene la madre di Hanna che dovendo coprire la figlia alquanto sfortunata si ritrova per ben due volte alla stazione di polizia. Ma non è questo il grande segreto di Hanna. Come ha fatto la ragazza a diventare popolare quanto Alison se prima era il ruotino di scorta? Alison, come sempre, lo sapeva.
Infine conosciamo Spencer che in casa Hastings è da sempre la numero due in fatto di voti. Nonostante si dia molto da fare a scuola i suoi risultati non riescono mai a superare quelli della sorella maggiore Melissa. Ma non è con la scuola che Spencer si rifà sulla sorella. Volente o dolente ha la capacità di attirare a sé i fidanzati della sorella. Non gliene si deve fare una colpa
però, perché è il suo carattere così differente da quello di Melissa ad attrarli. Infondo stando vicino ad una persona dispotica e viziata i fidanzati di Melissa non possono far altro che rifugiarsi dalla normale Spencer. Ma prima di quel bacio con Wren ce n’era stato uno anche con Ian, il fidanzato precedente di Melissa, e solo Alison lo sapeva perché lo aveva visto con i suoi occhi.

Ma se le ragazze iniziano a ricevere degli strani messaggi su i loro segreti più intimi da parte di una certa A. vuol dire che Alison è viva? E se invece il cadavere della ragazza fosse rinvenuto a casa di Maya chi potrebbe essere in realtà A.?

La storia al momento è ben costruita e risulta fluida anche se ad ogni capitolo si alternano i punti di vista delle quattro ragazze. L’unica pecca è che ho trovato le descrizioni un po’ sciape, un po’ troppo semplici e dalla forma banale, e nove volte su dieci buone solo a far pubblicità gratuita per questo gli ho dato solamente 3 stelline (che in realtà sarebbero 3 e mezzo). Molto probabilmente è dovuto al range di età al quale è rivolta la serie, ma non è uno svantaggio insormontabile e la voglia di proseguire per scoprire chi è A. resta immutata ^^

Della stessa autrice:
Titolo: Giovani, carine e bugiarde. Divine.

Editore: Newton Compton (Collana Anagramma)
Pagine: 288 Formato: Brossura
Prezzo: 16.90€
Isbn:9788854131316

Trama: Rosewood, Pennsylvania. Spencer, Aria, Emily e Hanna nascondono ciascuna un piccolo segreto: Spencer ha soffiato il ragazzo alla sorella, ma adesso lui l’ha lasciata senza darle alcuna spiegazione. Aria ha scoperto che il padre ha un’amante e non trova il coraggio di confessarlo alla madre. Emily ama una sua compagna di scuola, ma fa di tutto per allontanarla e Hanna continua a dimagrire e rubare nei centri commerciali. Ma le quattro ragazze, tanto carine ma tanto bugiarde, hanno un segreto ben più inquietante, che riguarda il passato e che loro chiamano “l’affare Jenna”. Qualcun altro oltre loro ne è a conoscenza, qualcuno che invia terribili messaggi dimostrando di sapere tutta la verità. Una verità legata a una ragazza, Alison, la leader del gruppo misteriosamente scomparsa…

Un pò di giveaways ^^

Buondì!

Si sa che a Natale sono tutti più buoni ed i giveaways stanno fioccando su vari blog letterari perciò prima di passare alla recensione "vintage" del giorno ho piacere di segnalarveli.

Il primo si trova sul blog Franci lettrice sognatrice che mette in palio una copia del libro Paranormalmente di Kiersten White. Per poter partecipare al giveaway vi basterà cliccare sul banner qui sotto per essere reindirizzati sul blog di Franci e poter conoscere così le regole per partecipare all'estrazione. Vi ricordo solamente che avete tempo fino al 16 Dicembre per tentare la sorte.

Il secondo giveaway al quale partecipo vede la collaborazione tra due blog, I miei sogni tra le pagine e Polvere alla Polvere, che mettono in palio un libro di un'autrice italiana. Si tratta di Cuore nero di Amabile Giusti. Ero un pò restia a partecipare sinceramente, la paura che sia la solita cosa fritta e rifritta c'è, ma la recensione di Stefania mi ha convinta. Se volete leggerla anche voi e partecipare al giveaway vi basterà cliccare sul banner qui sotto, tenendo presente che avrete tempo fino al 26 Dicembre.

Continuano, invece, i regali per il complyblog di Eccentrika su Il regno magico dei libri.
Il sesto libro in palio per questo evento è Il college delle brave ragazze, un thriller di Ruth Newman pubblicato dalla Garzanti. Ricordatevi che la scadenza di questo giveaway è il 20 Dicembre. Siccome vado a ritroso passo al terzo libro in dono. Si tratta di Il libro del domani di Cecelia Ahern pubblicato da Rizzoli. Tenete presente solamente che la scadenza è fissata per il 15 Dicembre. Ci sono altri libri in paio, ma non interessandomi non faccio l'ingorda :-P


Il penultimo giveaway si trova su Books Land che da la possibilità di vincere, in maniera del tutto equa, una copia di L'estate dei fantasmi la cui autrice è Saundra Mitchell ed è pubblicato nella collana GiuntiY. Siccome i bastoncini di zucchero che cadevano nella pagina del blog iniziavano a darmi problemi bloccandomi il pc ho chiuso la pagina prima di segnarmi la data di scadenza T.T Un motivo in più per cliccare sul banner qui sotto XD


Infine vi segnalo il giveaway di Angel sul blog Ombre Angeliche. Avrete la possibilità di vincere questo libro di L.A. Weatherly fino al 27 Dicembre cliccando sul banner qui sotto.

Create your own banner at mybannermaker.com!

E per oggi è tutto ^^
Alla prossima infornata XD
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